Aversa (Caserta) – L’acqua continua a scorrere a singhiozzo nelle case dei cittadini, ma in Consiglio comunale la linea scelta dalla maggioranza è un’altra: nessun controllo politico sull’operato del gestore del servizio idrico. È questo, secondo l’opposizione, il senso del voto che ha respinto la proposta di istituire una Commissione consiliare speciale su ITL S.p.a.
A puntare il dito è Dino Carratù, capogruppo di Forza Aversa, che parla di una decisione “grave e incomprensibile”, maturata mentre “i cittadini di Aversa continuano a subire disservizi quotidiani sul servizio idrico”. La Commissione, chiarisce Carratù, non avrebbe avuto finalità ostruzionistiche né ideologiche, né avrebbe rappresentato una duplicazione di organismi già esistenti, ma avrebbe dovuto svolgere un compito preciso: verificare il rispetto degli obblighi assunti da ITL al momento del subentro nella gestione del servizio idrico integrato.
Secondo l’esponente di opposizione, quegli obblighi oggi risultano “largamente disattesi”. Nel mirino finiscono una serie di criticità elencate senza giri di parole: contatori non letti, sostituzioni e nuove installazioni che non vengono effettuate, l’assenza di uno sportello di assistenza sul territorio comunale e la mancata presentazione di un piano di ammodernamento della rete idrica. Un quadro che, sempre secondo Carratù, sarebbe sotto gli occhi di tutti.
Di fronte a questo scenario, la maggioranza – e il sindaco in primis – avrebbe scelto, ritiene Carratù, “impedire ogni forma di controllo politico”, assumendosi la responsabilità di lasciare la città senza strumenti di verifica e senza tutele. Da qui l’interrogativo che il consigliere rilancia apertamente: “Di cosa ha paura la maggioranza?”. Perché respingere una Commissione che, nelle intenzioni dei proponenti, avrebbe avuto il solo scopo di fare chiarezza su un servizio essenziale?
Il nodo, per l’esponente di Forza Aversa, è politico e simbolico insieme. “Sull’acqua pubblica non dovrebbero esistere zone d’ombra”, osserva Carratù, denunciando quello che definisce un doppio fallimento: un gestore considerato inefficiente e una maggioranza accusata di coprire anziché controllare. Il messaggio che arriverebbe ai cittadini, secondo l’opposizione, è “devastante”: i disservizi possono continuare e le segnalazioni restare inevase, perché il Consiglio comunale non intende vigilare.
La presa di posizione si chiude con un impegno politico chiaro. Carratù assicura che l’azione di controllo proseguirà “dentro e fuori l’aula consiliare”, mentre alla maggioranza viene rimproverato di concentrarsi su altre questioni, come la delega all’Asi e gli incarichi, lasciando sullo sfondo il tema dell’acqua. “È un bene primario, non un favore concesso. – conclude il capogruppo – E Aversa merita risposte, non silenzi”.

