Garlasco, la svolta sul Dna: “compatibile” con Andrea Sempio

di Redazione

Una mail certificata, grafici allegati e un nome che torna al centro dell’inchiesta dopo diciotto anni. La perita del Tribunale di Pavia, Denise Albani, genetista del gabinetto di polizia scientifica, ha comunicato ai consulenti e alla procura che la traccia biologica trovata sotto due unghie di Chiara Poggi nel 2007 mostra «piena concordanza» con la linea paterna di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e indagato per l’omicidio.

La comparazione biostatistica – Il confronto genetico è stato effettuato durante l’incidente probatorio disposto dalla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli. Il campione, ritenuto per anni «non consolidato» dal genetista Francesco De Stefano, si è rivelato invece leggibile grazie a una tecnica oggi considerata standard a livello internazionale. La biostatistica ha individuato una compatibilità su 12 marcatori dei 16 previsti, sufficiente per stabilire un collegamento con la linea maschile della famiglia Sempio. Non è un’identificazione individuale – l’aplotipo Y è condiviso dai parenti in linea paterna – ma circoscrive il profilo a una popolazione ristretta. «Non si può attribuire univocamente a una sola persona, è un contesto familiare di appartenenza», ha precisato la perita nella sua mail.

Il ribaltamento delle vecchie perizie – La conferma contraddice le conclusioni di De Stefano, che nel processo d’Appello bis aveva escluso l’utilizzabilità del campione e fornito gli elementi scientifici anche per la prima archiviazione del 2017, firmata dall’allora procuratore aggiunto Mario Venditti, oggi sotto indagine in un procedimento per corruzione in atti giudiziari. Albani ha inoltre evidenziato che le prove di laboratorio dell’epoca furono effettuate con campioni non omogenei; nella sessione a 5 microlitri, tuttavia, emerse un «aplotipo parziale misto». Un risultato già anticipato dal consulente della procura Carlo Previderé e, in precedenza, dal genetista Ugo Ricci, consulente del condannato Alberto Stasi.

Le indagini e gli altri elementi – Il lavoro dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano, coordinati dal procuratore Fabio Napoleone e dall’aggiunto Stefano Civardi, non si ferma al Dna. Nel fascicolo trovano spazio altri aspetti ritenuti significativi dagli inquirenti: l’impronta 33 sul muro delle scale, alcune telefonate definite anomale verso casa Poggi e la «bugia» sullo scontrino di Vigevano, indicato come alibi. Nella traccia genetica è stata rilevata anche la presenza marginale di un secondo profilo, non definito.

Le prossime tappe – Albani depositerà la sua perizia entro il 5 dicembre. Il 18 dicembre, davanti al Tribunale di Pavia, periti e consulenti discuteranno l’origine di quella traccia: fu lasciata per contatto diretto negli istanti dell’omicidio del 13 agosto 2007 o trasferita da un oggetto maneggiato in altri momenti da chi frequentava la casa dei Poggi? Dopo anni di contraddizioni scientifiche, una mail certificata riapre un percorso investigativo mai del tutto chiuso. La posizione di Andrea Sempio, che si è sempre proclamato innocente ed «estraneo al delitto», ora è più complessa che mai.

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