Una tre giorni dedicata all’orientamento verso il mondo universitario ha portato a Napoli centinaia di studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, arrivati da diverse regioni per partecipare al Weekend dei Saperi promosso dalla Scuola Superiore Meridionale. Un percorso formativo che attraversa le discipline scientifiche e umanistiche, includendo filologia, diritto, archeologia e modellistica, per offrire una panoramica che unisce cultura, ricerca e futuro professionale.
Studiare come consapevolezza sociale – Il valore dell’orientamento è stato sottolineato dal professore Giancarlo Alfano, ordinario di letteratura italiana alla Federico II, che ha spiegato: “Orientare significa innanzitutto fornire ai giovani il senso dello studio, studiare non soltanto in prospettiva professionale come è necessario, ma anche in prospettiva di consapevolezza e azione sociale”.
Il tema della città: spazio urbano, giustizia e sviluppo – L’edizione in corso pone al centro il tema della città, analizzata come luogo di identità, conflitti, trasformazioni e prospettive future. Una chiave interpretativa condivisa dalla professoressa Margherita Interlandi, ordinaria di diritto dell’Ateneo Federiciano, che ha evidenziato: “È un tema molto importante perché inquadra la città come spazio urbano, ma soprattutto come luogo di sviluppo sociale nell’ottica della giustizia sociale. Ecco, gli obiettivi formativi della Scuola Superiore Meridionale si confermano essere quelli di formare una classe dirigente attenta, sensibile e soprattutto che operi nell’ottica di uno sviluppo del benessere sociale”.
Le città come sistemi complessi – Una prospettiva ulteriore arriva dal professore Mario Di Bernardo, coordinatore del dottorato in modellistica del rischio e dei sistemi complessi, che propone la città come organismo interconnesso e vulnerabile. “Sono difficili da gestire e soprattutto sono proni a problemi di rischio in presenza di terremoti o rischi naturali come eruzioni e altro. Il nostro dottorato si occupa proprio di fare ricerca su come rendere questi sistemi resilienti, come utilizzare strumenti della matematica, della fisica e dell’ingegneria per risolvere le grandi sfide che rappresenta la gestione di questi sistemi”. IN ALTO IL VIDEO

