Rimini – “Presentare l’incenerimento del css (combustibile solido secondario) come soluzione green, nella più importante fiera sulla sostenibilità ambientale, è semplicemente paradossale”. Così Claudia Salvestrini, direttrice generale del Polieco, consorzio nazionale dei rifiuti dei beni in polietilene, interviene dalla ventottesima edizione di Ecomondo, The Green Technology Expo, in corso a Rimini, l’evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica.
“I principali portatori di interessi industriali, a Ecomondo, in una narrazione deviante, tra convegni e interviste, stanno promuovendo un modello che viene addirittura descritto come una soluzione per il superamento della crisi del riciclo”, commenta Salvestrini, che sostiene: “Produrre ipotetici combustibili da bruciare in giro per il mondo significa soltanto sottrarre rifiuti plastici a nuova vita e non incidere sulle criticità che in questo momento vivono gli imprenditori del riciclo, già costretti a fare i conti con logiche di mercato viziate da dumping ambientale“.
Il Polieco ha recentemente preso una dura posizione sul disegno di legge semplificazioni sulle regole di utilizzo del combustibile da rifiuti css negli impianti produttivi, che punta ad alleggerire la disciplina per l’impiego dello stesso soprattutto nei cementifici. “Una novità normativa che, anche in una vetrina come Ecomondo – commenta Salvestrini – è stata indicata come un grande traguardo ambientale, mentre rappresenta soltanto l’ennesimo colpo inferto all’economia circolare”.

