Aversa (Caserta) – La nuova giunta comunale varata dal sindaco Francesco Matacena si arricchisce di una figura di alto profilo nel campo della cultura e delle relazioni internazionali. A ricoprire il ruolo di assessore tecnico è Ugo Rufino, cui sono state affidate le deleghe a Cultura, Turismo, Pubblica Istruzione, Transizione Digitale e Aversa Millenaria. Un incarico che unisce visione strategica e competenze maturate in ambito accademico e istituzionale, con l’obiettivo di ridisegnare il posizionamento culturale della città.
Il profilo accademico e istituzionale – Laureato in Filosofia all’Università Federico II di Napoli, Rufino ha conseguito il dottorato in Filologia italiana all’Università Complutense di Madrid. Ha svolto attività come visiting professor presso l’Università Unah di Tegucigalpa, a Cáceres e a Granada. È funzionario dell’Area della Promozione culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dove ha ricoperto incarichi di vicedirezione e direzione negli Istituti Italiani di Cultura di Madrid, Lisbona e Cracovia. Dal 2012 al 2014 è stato membro della Commissione Nazionale Unesco. Vanta numerose pubblicazioni in ambito didattico, storico e letterario, con particolare attenzione alle avanguardie del Novecento e al Futurismo, tema centrale della sua tesi dottorale sulla prosa futurista di Filippo Tommaso Marinetti.
Le prime riflessioni dell’assessore – “La mia esperienza lavorativa nell’ambito culturale si è consolidata attraverso varie tappe che, dalla Laurea in Filosofia alla Federico II di Napoli al Dottorato di Ricerca presso l’università Complutense di Madrid, mi hanno visto impegnato nell’ambito dell’insegnamento nei licei milanesi e successivamente come professore-lettore in diverse università straniere, per poi approdare al Ministero degli Affari Esteri nel settore della Diplomazia Culturale con cariche di Direttore degli Istituti Italiani di Cultura in diversi paesi e presso la Commissione Nazionale Unescoo”, afferma Rufino che, nel presentare le linee programmatiche del suo impegno nell’Assessorato alla Cultura del Comune di Aversa, individua alcuni punti ritenuti imprescindibili per rafforzare, sul piano qualitativo, l’immagine della città nel contesto campano e nazionale.
Candidatura a Capitale della Cultura al 2030 – “Una città come Aversa, che ha una lunga tradizione storico-culturale con la presenza di importanti realtà scolastiche e universitarie, non può prescindere da un ruolo di polo culturale in un territorio vasto e differenziato qual è la Terra di Lavoro”. Un territorio che, sottolinea il neo assessore, ospita eccellenze imprenditoriali capaci di contribuire al rilancio di un modello finora rimasto ai margini dell’attenzione nazionale. In questa direzione si colloca l’idea di avviare un percorso per la candidatura a Capitale della Cultura 2030, coinvolgendo realtà e istituzioni regionali e nazionali. Un primo passo potrebbe essere la proposta di Capitale del Libro, in dialogo con il Ministero della Cultura e il Comitato Unesco di Caserta, utilizzando anche i contributi del Cepell, Centro per la promozione della lettura e del libro, con cui l’assessore ha già collaborato. “Le più recenti candidature di Matera, Vibo Valentia, Taurisano, Gibellina sono – sottolinea Rufino – la dimostrazione della valorizzazione delle realtà provinciali, cui il Ministero della Cultura dà notevole importanza”. L’obiettivo è contrastare il rischio di un analfabetismo di ritorno, in particolare tra le giovani generazioni, e scongiurare una “marginalità culturale e linguistica” che potrebbe estendersi anche alle fasce sociali più abbienti.
Polo artistico e musicale – Un altro asse strategico riguarda la vocazione artistica e musicale della città. “La presenza del Jazz Club – sostiene Rufino – è una realtà ormai affermata nell’ambito nazionale e anche internazionale, ma andrebbe rilanciato attraverso un festival con un ritorno di immagine importante anche sul piano dell’attrazione turistica”. Secondo l’assessore, Aversa può intercettare flussi di “pendolarismo culturale”, collocandosi come punto di riferimento tra Napoli e Caserta e valorizzando il patrimonio storico, architettonico ed ecclesiastico. Accanto a questo, l’idea di un polo della contemporaneità artistica, capace di mettere in rete le numerose espressioni creative del territorio, con il supporto dei fondi della Direzione della creatività contemporanea del Ministero della Cultura. Centrale, inoltre, il ruolo del teatro Cimarosa, dichiarato di interesse nazionale per il suo centenario, che potrebbe diventare non solo sede di rassegne e festival cinematografici, ma anche centro musicale legato alla tradizione dei compositori aversani, in collegamento con il Conservatorio di Napoli.
Biblioteche e territorio – Per le numerose realtà scolastiche presenti ad Aversa, Rufino indica come imprescindibile la creazione di un sistema bibliotecario strutturato. Centrale il ruolo della Biblioteca comunale, “scandalosamente trascurata nel suo ruolo di custode di un patrimonio bibliografico non valorizzato e volano importante per l’educazione alla lettura”. Tra le priorità, la ristrutturazione funzionale degli spazi di prestito e studio e il collegamento con le librerie cittadine e del territorio, che dovrebbero diventare centri propositivi di conferenze e convegni, in collaborazione con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, trasformandosi in luoghi di formazione e socializzazione, anche grazie a fondi ministeriali già disponibili.
“Assessoriamo la Cultura!” – I punti programmatici delineati, sottolinea l’assessore, dovranno tradursi in strategie culturali molteplici e in itinere, da valutare insieme alle associazioni territoriali: “Rappresentano una vera sfida per la città non più ‘volta contro, ad versa, ma in versa’, scusate il gioco di parole, vale a dire stare dentro ad un’azione istituzionale sincretica e concreta per il rilancio di Aversa, in cui bisogna credere con coraggio, avendo personalmente accettato questo nuovo ruolo prestigioso in un’azione collettiva con propositività e progettualità concrete”. E qui il claim di Rufino: “Assessoriamo la Cultura!”.

