Le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte al mondo: ogni anno provocano oltre un terzo dei decessi globali e il 35,8% di quelli italiani. Infarto, ictus, scompenso e aritmie spesso colpiscono all’improvviso, anche in persone considerate sane. A Napoli, nella sede di Synlab Sdn, è stata installata una Tac di ultima generazione che promette di cambiare l’imaging diagnostico e di anticipare la prevenzione.
L’innovazione – All’Istituto di Ricerca Diagnostica e Nucleare di via Gianturco è operativa una piattaforma Tac capace di spingersi oltre le prestazioni dei sistemi tradizionali, con una risoluzione spaziale nettamente superiore. L’obiettivo è intercettare lesioni e alterazioni quando sono ancora allo stadio iniziale, offrendo al paziente percorsi di cura più tempestivi e personalizzati.
Cosa cambia per i pazienti – L’alta definizione consente di osservare precocemente i segni della malattia aterosclerotica nelle coronarie, anni prima che si manifestino eventi acuti. Identificare il rischio in anticipo permette di impostare terapie mirate e strategie di prevenzione più efficaci, con benefici concreti sulla qualità e sull’aspettativa di vita.
La voce dell’esperto – Il radiologo clinico Filippo Cademartiri, esperto in imaging preventivo, spiega: “Questa tecnologia non è comparabile con le tecnologie tradizionali, in quanto la sua risoluzione spaziale è enormemente superiore a quella di tutte le tecnologie Tac attualmente disponibili. Questo vuol dire che, nella pratica, noi possiamo vedere alterazioni molto più precoci e molto più iniziali rispetto a quello che era possibile fare prima. Parlando di cuore e di coronarie, noi abbiamo la possibilità di vedere lo sviluppo della malattia aterosclerotica a livello delle coronarie con anni o decenni di anticipo rispetto a prima. Questo ci consente, per i nostri pazienti, di iniziare delle terapie, delle strategie terapeutiche con grande anticipo ed evitare i problemi di questa malattia”.
Tecnologia applicabile anche in altre aree del corpo umano – “Questa tecnologia – sottolinea Cademartiri – non è solo in grado di darci informazioni preziose in ambito cardiaco o vascolare, è una tecnologia che è applicabile a tutti gli altri distretti del corpo umano. Può essere applicata per esempio al polmone e agli organi addominali, può essere applicata in campo neurologico”. IN ALTO IL VIDEO

