Sant’Arpino (Caserta) – Un arresto cardiaco in una sala d’attesa, la corsa contro il tempo e un lieto fine per una donna di 72 anni, tornata a casa dopo il ricovero all’ospedale “Moscati” di Aversa, dove era giunta in codice rosso dopo essere stata rianimata dai carabinieri della stazione territoriale.
Il malore – Era la tarda mattinata del 20 ottobre quando, in via Di Vittorio, davanti a uno studio medico, alcuni passanti notavano movimenti concitati e chiamavano il 112. All’arrivo dei militari, la donna era riversa a terra, priva di conoscenza. A praticarle le manovre di rianimazione c’era un’infermiera che si trovava sul posto per caso: esausta dopo diversi tentativi, veniva affiancata dai carabinieri, che proseguivano il massaggio cardiaco sotto la supervisione del medico di base, sopraggiunto nel frattempo. Dopo minuti lunghi e decisivi, il cuore della 72enne riprendeva a battere.
I soccorsi e il ricovero – Poco dopo arrivava un’ambulanza del 118: con il defibrillatore i sanitari stabilizzavano la paziente e la trasferivano d’urgenza all’ospedale di Aversa. Successivamente, la donna veniva ricoverata in Cardiologia per la degenza e il monitoraggio in terapia intensiva. Nel pomeriggio di martedì 28 ottobre è stata dimessa.
Il grazie ai Carabinieri – Proprio nel giorno delle dimissioni, la 72enne ha espresso il desiderio di incontrare i suoi soccorritori. Desiderio che si è concretizzato questa mattina: i carabinieri di Sant’Arpino l’hanno raggiunta nella sua abitazione, dove li ha accolti con un abbraccio e parole di profonda gratitudine per la prontezza e la dedizione dimostrate in quei momenti drammatici, ma anche per il lavoro quotidiano al servizio della comunità. I militari hanno ricambiato portandole un mazzo di fiori. Un gesto semplice, capace però di restituire l’immagine più vera del rapporto tra cittadini e forze dell’ordine: una vicinanza concreta che fa la differenza nelle emergenze, e rimane anche quando le sirene si spengono.

