Casal di Principe, scoperto bunker in una villetta: sequestro da 1 milione ad affiliato al clan

di Redazione

Dietro le mura di una villetta all’apparenza tranquilla, gli agenti della Polizia di Stato hanno scoperto un piccolo bunker nascosto, pronto a offrire rifugio in caso di fuga. È uno dei dettagli emersi dall’operazione scattata all’alba di oggi nei comuni di San Cipriano d’Aversa e Casal di Principe, nel Casertano, dove è stato eseguito un sequestro patrimoniale da circa un milione di euro ai danni di un pregiudicato di spicco del clan dei casalesi, già condannato in via definitiva per associazione mafiosa.

Il provvedimento – Il decreto di sequestro, disposto ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Santa Maria Capua Vetere, su proposta del Questore di Caserta, colpisce beni nella disponibilità diretta e indiretta dell’uomo, ritenuto figura apicale del clan riconducibile all’orbita di Zagaria. Gli approfondimenti della Divisione Anticrimine di Caserta e del Servizio Centrale Anticrimine hanno permesso di ricostruire nel tempo il patrimonio riconducibile al nucleo familiare, evidenziando una marcata sproporzione tra redditi dichiarati e beni posseduti.

Il blitz e il “bunker” – L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca di più unità immobiliari, veicoli e diversi rapporti finanziari e bancari per un valore stimato di circa un milione di euro. Durante le operazioni, gli investigatori hanno rinvenuto, all’interno di una villetta a due piani dotata di un articolato sistema di videosorveglianza esterna, una stanza nascosta tipo “bunker”, verosimilmente utilizzata come rifugio immediato per una sola persona in caso di pericolo o fuga.

I precedenti – L’uomo era stato catturato dalla Squadra Mobile di Caserta nell’ottobre 2012, al termine di un periodo di latitanza, in un immobile-bunker a Francolise dove furono rinvenuti numerosi “pizzini”, un dispositivo per il rilevamento di microspie, una botola con accesso a un nascondiglio ricavata nella cabina doccia e una pistola calibro 7,65.

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