Un incontro a Cardito (Napoli), una richiesta “a rate” per Natale, Pasqua e Ferragosto, e la pretesa di una quota su un rimborso privato: è il quadro ricostruito dai carabinieri che, questa mattina, tra le province di Napoli e Potenza, hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre indagati – un 54enne, un 29enne e un 22enne – ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, ed eseguita dai carabinieri della Compagnia di Caserta. Secondo gli accertamenti, i tre si sarebbero presentati come esponenti della criminalità organizzata locale e avrebbero intimidito, anche in forma implicita, un procacciatore d’affari collaboratore di una società che produce, importa e distribuisce slot machine.
Nel corso di un incontro a Cardito, alla vittima sarebbe stata imposta una richiesta di 1.500 euro, da versare in tre rate annuali (Natale, Pasqua e Ferragosto), oltre a ulteriori 3.000 euro, pari alla metà dei 6.000 euro che il procacciatore avrebbe dovuto recuperare dal titolare di un bar, somma in precedenza anticipata per il rinnovo dei locali.
L’attività investigativa, avviata nel luglio 2025 dalla stazione di San Nicola la Strada (Caserta), è scattata dopo la denuncia della persona offesa. I riscontri hanno incluso l’escussione di persone informate sui fatti, l’acquisizione di immagini di videosorveglianza pubblica nei pressi del luogo dell’incontro e l’analisi delle celle telefoniche, elementi che avrebbero consentito di identificare i presunti autori.