Afragola, diede fuoco alla madre e la uccise: in carcere. Non accettava relazione sentimentale di lei

di Redazione

Ad Afragola (Napoli) i carabinieri della stazione territoriale hanno condotto in carcere il figlio della donna morta per le ustioni riportate a fine luglio: per la Procura di Napoli Nord è gravemente indiziato di omicidio.

La donna era stata ricoverata il 31 luglio con ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo ed è deceduta il 15 agosto. Nell’immediatezza i Vigili del fuoco avevano ipotizzato un tentativo di suicidio: in casa c’era solo il figlio, che dichiarò di aver provato a spegnere le fiamme per soccorrerla.

L’approfondimento investigativo dei militari dell’Arma, diretto e coordinato dalla Procura di Napoli Nord, ha escluso l’ipotesi del gesto anticonservativo, delineando una dinamica diversa. Attività d’indagine anche di natura tecnica hanno raccolto gravi indizi a carico del figlio, di 37 anni: appreso della nuova relazione sentimentale della madre, con cui avrebbe avuto un rapporto morboso e tossico, le avrebbe gettato addosso alcol e dato fuoco con un accendino, causandone la morte.

L’indagato è stato sottoposto a consulenza psichiatrica: affetto da schizofrenia paranoidea, da anni compensata con terapie farmacologiche mai interrotte, è stato dichiarato capace di intendere e di volere.

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