“Visite sportive fuori da studi autorizzati, rischio grave per gli atleti”: l’allarme del medico Pasqualino De Martino

di Antonio Taglialatela

Il tema della corretta certificazione medica per l’attività sportiva agonistica solleva gravi preoccupazioni tra i professionisti della salute. A denunciarlo è il dottor Pasqualino De Martino, medico-chirurgo, specialista in Medicina dello Sport e presidente dei Medici dello Sport della provincia di Caserta, che richiama l’attenzione su pratiche sempre più diffuse e potenzialmente pericolose per gli atleti.

Le regole da rispettare – La normativa stabilisce che la visita agonistica debba essere effettuata esclusivamente nello studio in cui lo specialista, regolarmente iscritto in un elenco regionale, è autorizzato da Asl e Regione. Ogni medico dispone di un codice identificativo con indirizzo e contatti, e i certificati devono riportare luogo, data, dati anagrafici del medico e dell’atleta. Le visite svolte altrove – in palestre, piscine o campi sportivi – non hanno validità legale. “La visita non deve valutare solo l’apparato cardiorespiratorio – ricorda De Martino – ma anche quello neurologico, osteoarticolare, oculare, uditivo, oltre alla postura e alla nutrizione”.

Il fenomeno delle visite irregolari – Negli ultimi anni, la carenza di controlli ha favorito l’aumento di certificazioni rilasciate in contesti privi di requisiti. Emblematico il caso di una piscina comunale, dove – dopo un intervento dei Carabinieri – persone senza ruolo definito si sono allontanate lasciando atleti in attesa di visite non autorizzate. “Ci sono medici che inviano altri a effettuare le visite senza alcuna competenza e titoli”, denuncia De Martino, segnalando che in Campania si arriva a percentuali vicine al 60% di atleti sottoposti a controlli in sedi non conformi. Episodi di malesseri, talvolta con conseguenze drammatiche, confermano i rischi legati a queste pratiche.

Il manuale dell’AMS Caserta – Già nel 2024, per offrire uno strumento chiaro a professionisti e strutture, l’Associazione Medico Sportiva di Caserta, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e l’Asl Caserta, ha presentato l’opuscolo “Apertura studi professionali e ambulatori” (scarica pdf). Il testo illustra nel dettaglio le normative nazionali e regionali, con particolare attenzione alla Medicina dello Sport. Tra i punti principali: le visite agonistiche possono essere rilasciate solo da specialisti operanti in studi e ambulatori autorizzati; gli studi devono rispettare requisiti strutturali (sale dedicate, spazi d’attesa, percorsi separati), tecnologici (strumentazioni certificate, presidi di emergenza), organizzativi (responsabile sanitario e registri clinici); la certificazione deve avvenire in sedi conformi agli standard fissati dal decreto ministeriale 18 febbraio 1982 e dalle successive norme regionali.

Tutela degli atleti – L’iniziativa editoriale ha voluto colmare un vuoto di informazioni e responsabilizzare medici e società sportive. Ma, avverte De Martino, senza controlli efficaci le regole restano lettera morta: “Purtroppo, mancando controlli, sono sempre più frequenti visite fatte in maniera approssimativa, in strutture non autorizzate, mettendo a rischio la salute degli atleti”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico