Esplosione in azienda rifiuti a Marcianise: 3 morti

di Redazione

Un boato violentissimo ha scosso nel pomeriggio la zona industriale di Marcianise, alle porte di Caserta. Alla Ecopartenope, azienda attiva da oltre quarant’anni nel trattamento dei rifiuti, un’esplosione ha provocato la morte di tre persone – Pasquale Di Vita, titolare dell’azienda, Ciro Minopoli e Antonio Diodato – e il ferimento di altre due.

La dinamica dell’incidente – Lo scoppio si è verificato intorno alle ore 15 in via Tavernelle, all’interno di un silos contenente oli esausti. Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe avvenuta durante lavori di manutenzione agli impianti. La deflagrazione, di estrema violenza, ha sbalzato due delle vittime sul tetto di un’azienda confinante, mentre la parte superiore del serbatoio e parte della tettoia di copertura sono state divelte.

Le vittime e i feriti – I vigili del fuoco, accorsi immediatamente dal distaccamento di Marcianise, hanno trovato senza vita il datore di lavoro e due dipendenti, uno dei quali rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Due altri operai sono rimasti lievemente feriti e trasportati in ospedale per le cure del caso.

L’intervento dei soccorsi – Oltre alla squadra iniziale, sul posto sono intervenute due unità ordinarie provenienti dalla sede centrale di Caserta e dal distaccamento di Aversa, insieme a un’autoscala, un’autobotte, il Nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale), il Nucleo Nbcr (Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico) e un funzionario per la gestione strategica delle operazioni. L’area è stata messa in sicurezza e non si sono registrati incendi.

Le parole del sindaco – Profondamente scosso l’intervento del sindaco di Marcianise Antonio Trombetta, tra i primi a giungere in zona: “Morti di questo tipo, nel 2025, sono cose che non si possono proprio accettare. In questo momento rappresento una città affranta, una città che guarda sgomenta quello che è accaduto, perché quello che è accaduto noi riteniamo che sia inaccettabile”. E ancora: “Io credo che veramente sia una cosa che non si può accettare nel 2025, in un’epoca tecnologicamente così avanzata, che ci sia una morte per un’esplosione. Sono episodi che non si riesce più ad accettare”.

Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Oggi è capitato a Marcianise, ma capita tutti i giorni in tutta Italia. Morti in continuazione, non è accettabile che una persona che va a lavorare debba correre il rischio di morire”. Sulla dinamica, ha spiegato: “Da quello che mi dicono, da prendere ovviamente col beneficio del dubbio, erano in corso dei lavori sul tetto del silos, probabilmente ci sarà stata qualche scintilla, qualcosa, ed è scoppiato tutto. Quindi il coperchio del silos è proprio saltato via e ha portato con sé le persone che stavano là”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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