Un’intera famiglia finisce nel mirino dell’Antidroga. Nella mattinata di oggi, i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare, indagate per detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
Gli arresti – Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale sammaritano, Emilio Minio, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto una misura in carcere, due arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Paola Capitella, 42 anni, è finita in carcere, mentre suo padre Salvatore Capitella, 72 anni, e Domenico Funiciello, 33enne, nipote di Paola, sono stati assegnati ai domiciliari. Obbligo di presentazione per Antonio D’Orsi, 40 anni. Risultano indagati a piede libero altre sei persone appartenenti alla famiglia Capitella, conosciuta come “Bob”.
Le indagini e la piazza di spaccio nel rione Iacp – L’ordinanza rappresenta l’esito di una complessa attività investigativa, condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia dei carabinieri tra settembre 2023 e marzo 2024. Grazie a intercettazioni, servizi di osservazione e perquisizioni, gli inquirenti hanno ricostruito l’esistenza di una fiorente piazza di spaccio nel rione Iacp di Santa Maria Capua Vetere, documentando centinaia di episodi di cessione di droga. La sostanza stupefacente, secondo quanto accertato, veniva rifornita dall’area napoletana, generando un volume d’affari stimato in circa 60mila euro.
Il linguaggio in codice e i sequestri – Nel corso delle indagini, ancora nella fase preliminare, è stato individuato anche il modus operandi del gruppo, che faceva uso di un linguaggio criptico per eludere i controlli, riferendosi allo stupefacente con espressioni come “caffè”, “magliette”, “bombole”, “partita” e “favore”. Durante l’attività investigativa sono stati sequestrati complessivamente diverse centinaia di grammi di cocaina e crack. IN ALTO IL VIDEO