Napoli, catturati due detenuti evasi da Poggioreale calandosi con le lenzuola

di Redazione

Napoli – Una fuga nel carcere di Poggioreale riaccende i riflettori sulle condizioni drammatiche in cui versa uno degli istituti penitenziari più affollati d’Italia. Due detenuti stranieri sono riusciti a evadere aprendo un varco interno e calandosi con delle lenzuola dal muro di cinta. Entrambi sono stati già catturati, ma l’episodio non può essere derubricato a un caso isolato.

Sappe: “Sistema al collasso, servono interventi concreti” – A denunciare con fermezza la gravità della vicenda è Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria: “L’evasione avvenuta nel carcere napoletano di Poggioreale è un fatto di estrema gravità che non può passare sotto silenzio. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a una vicenda che denuncia con forza la fragilità del sistema penitenziario italiano”. Capece sottolinea come il carcere partenopeo soffra da anni una crisi strutturale e organizzativa. Secondo i dati forniti dal sindacato, a fronte di una capienza regolamentare di 1.624 posti, Poggioreale ospita attualmente 2.150 detenuti, di cui il 30% in via definitiva. Una situazione resa ancora più insostenibile dalla carenza di personale: “La pianta organica della Polizia Penitenziaria prevede 828 unità, ma attualmente ne sono in servizio circa 670, con un deficit del 20%”.

Turni massacranti, appello al Governo – “Il personale è stremato – prosegue Capece – costretto a turni massacranti e all’accorpamento di posti di servizio, con conseguenze gravissime sul piano della sicurezza e della tenuta psico-fisica degli agenti”. Il leader del Sappe riconosce che, rispetto al passato, l’attuale governo e l’Amministrazione Penitenziaria stanno mostrando maggiore attenzione, ma sollecita un impegno più incisivo: “Serve uno sforzo ulteriore, più deciso e strutturale, perché non bastano le buone intenzioni: occorrono atti concreti, urgenti e coraggiosi”.

“Espulsioni, isole penali e Opg: basta impunità” – L’appello si fa ancora più duro quando Capece torna a chiedere misure efficaci verso i detenuti violenti e responsabili di evasioni: “I responsabili degli atti di violenza in carcere o di evasioni devono essere assolutamente puniti. Se sono detenuti stranieri, devono essere subito espulsi dall’Italia: se invece sono connazionali, devono finire di scontare la pena in un’isola, magari riaprendo Pianosa e l’Asinara. E se invece si trattasse di detenuti con problemi psichiatrici, ebbene si riaprano gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”. Infine, un richiamo al valore delle divise e alla tutela dello Stato: “Chiunque aggredisce un appartenente alle Forze di Polizia nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, aggredisce non solo la persona fisica ma attacca lo Stato. Lo stesso chi devasta le carceri. E la risposta deve essere ferma e tale da impedire gravi fenomeni di emulazione”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico