Napoli, due bambini da Gaza ricoverati al Santobono: denutriti e gravemente malati

di Redazione

Arrivati nella notte con un volo militare atterrato a Ciampino, i piccoli Rayan e Sham, provenienti dalla Striscia di Gaza, sono ora in cura all’Ospedale pediatrico Santobono Pausilipon di Napoli. Entrambi in condizioni cliniche delicate, i due bambini sono stati trasferiti in ambulanza dall’Asl Napoli 1 Centro nell’ambito di una complessa operazione umanitaria coordinata dall’Aeronautica Militare e dall’Unità di crisi della Farnesina, con il supporto della Cross di Pistoia.

Dalla guerra alle corsie ospedaliere – Rayan, poco più di un anno, è originario di Dair Al-Balah ed è stato accompagnato in Italia dai genitori. Sham, due anni e appena 4 chili di peso, proviene da Khan Younis ed è arrivata con la madre e la sorella di 11 anni. Le condizioni della piccola sono definite “molto difficili”: nella documentazione medica si parla di presunto rachitismo con epatomegalia, ma a preoccupare di più è la grave denutrizione. La sorella maggiore, inizialmente considerata solo accompagnatrice, è stata a sua volta ricoverata per uno stato di malnutrizione meno grave ma comunque allarmante.

Accertamenti in corso – I bambini sono giunti al Santobono alle ore 2.30 della notte, dove sono stati immediatamente presi in carico dal personale medico. «Dall’inizio del conflitto sono sei i bambini, compresi gli ultimi due, presi in carico dal nostro ospedale per varie patologie complesse – ha spiegato Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Azienda ospedaliera – Accoglierli e curarli è quello che sappiamo e dobbiamo fare. È la risposta, senza distinzione di nazione e credo, al dramma della guerra che ha tra i bambini le vittime più vulnerabili».

Accoglienza e umanità – L’intervento non si limita all’aspetto sanitario. Grazie alla Fondazione Santobono Pausilipon, i bambini e le loro famiglie ricevono supporto completo, compreso l’alloggio. «Abbiamo visto nei loro occhi smarriti tutta la stanchezza e il dolore, ma anche il sollievo di chi si è finalmente lasciato l’orrore della guerra alle spalle – ha raccontato Flavia Matrisciano, direttrice della Fondazione – Grazie ai progetti dedicati ai Corridoi umanitari, garantiamo un sostegno continuativo sotto ogni aspetto, anche grazie ai mediatori culturali che facilitano la comunicazione e favoriscono l’integrazione nel contesto di cura e accoglienza».

Un presidio di civiltà – Tra i primi a intervenire anche Maria Vittoria Montemurro, direttrice sanitaria aziendale, che ha accolto i piccoli pazienti insieme a tutto il personale dell’ospedale. «Ci siamo già affezionati a loro – ha dichiarato – sono bambini fragili, in condizioni cliniche importanti aggravate dalla malnutrizione. Abbiamo ricoverato anche la sorellina di Sham. Vivono una condizione di disagio complessa, anche psicologica. Ringraziamo la Fondazione per il lavoro straordinario nell’accoglienza».

La voce delle istituzioni – Parole di ringraziamento e denuncia sono arrivate anche dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha seguito da vicino l’operazione: «Un ringraziamento al personale civile e militare che ha reso possibile il trasferimento. Grazie all’Asl Napoli 1 e al personale del Santobono, presidio di solidarietà e professionalità. Mentre continua la vergogna di Gaza nell’indifferenza generale, l’arrivo di questi bambini ci testimonia quanto realmente sta accadendo in quei territori devastati da bombe e fame».

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