New York – Una lite degenerata in una sparatoria ha trasformato Times Square in una scena di panico nella tarda serata di venerdì 8 agosto. Intorno all’1.20, ora locale, un ragazzo di 17 anni avrebbe aperto il fuoco, ferendo tre persone: una giovane di 18 anni e due uomini di 19 e 65 anni. Il minore è stato arrestato poco dopo dalla polizia e sottoposto a interrogatorio, ma al momento non sono state formalizzate accuse.
Sui social media sono circolati video che mostrano la folla in fuga, agenti armati che circondano un veicolo e soccorrono i feriti rimasti a terra. Le vittime sono state trasportate in ospedale e, secondo le autorità, non versano in condizioni gravi. La dinamica e i motivi all’origine dell’aggressione restano in fase di accertamento.
Calano le sparatorie in città – L’episodio arriva in un contesto di generale diminuzione della violenza armata a New York: i dati aggiornati al 3 agosto indicano un calo del 23% delle sparatorie rispetto allo stesso periodo del 2024, toccando il livello più basso degli ultimi decenni.
Il precedente di Park Avenue – Meno di due settimane fa, la città era stata teatro di un altro episodio drammatico. Il 29 luglio, Shane Devon Tamura, ex promessa del football americano, ha fatto irruzione in un edificio di Park Avenue che ospita importanti società finanziarie e la sede della National Football League. Armato, ha ucciso quattro persone prima di togliersi la vita. Secondo le prime ricostruzioni, Tamura avrebbe agito per vendetta contro la Lega, accusata di aver ignorato, per ragioni economiche, i rischi legati all’encefalopatia traumatica cronica. L’uomo sosteneva di esserne affetto a causa dei ripetuti traumi cranici subiti in carriera.