La Corte d’Appello del Tribunale di Napoli ha confermato la condanna a otto anni di reclusione per Antonio Riccio, il 24enne riconosciuto responsabile dell’omicidio stradale che, nel maggio 2024, costò la vita a Rita Granata.
La giovane, 27 anni, era stata travolta in via Leopardi, a Fuorigrotta, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali dopo essere scesa da un taxi. L’auto guidata dall’imputato, lanciata a forte velocità, non le lasciò scampo. Dopo l’impatto, Riccio proseguì la marcia e tornò sul luogo dell’incidente solo mezz’ora più tardi. Gli accertamenti rilevarono che si trovava sotto l’effetto di alcol e droga.
Rita Granata era stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Paolo di Napoli e poi trasferita al nosocomio di Nocera Inferiore, dove morì a causa delle gravi ferite riportate. La famiglia della giovane, in un gesto di grande generosità, diede il consenso alla donazione degli organi.
La sentenza di secondo grado, emessa dai giudici della Corte d’Appello presieduta da Rovida, ha confermato la pena inflitta in primo grado a Riccio, che resta agli arresti domiciliari.