Un’ampia indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata da Pierpaolo Bruni, scuote il settore dei rifiuti tra Caserta e diversi comuni del territorio. Undici persone, tra imprenditori e dipendenti comunali, risultano indagate per presunti reati corruttivi: nelle scorse ore i carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito perquisizioni e sequestri nelle abitazioni e negli uffici degli indagati, alla ricerca di elementi utili a confermare le ipotesi accusatorie.
L’inchiesta e i nomi coinvolti – A finire sotto la lente della magistratura è un presunto sistema di favori e assegnazioni illecite che ruota attorno al settore della raccolta dei rifiuti e agli appalti pubblici. Tra i destinatari dei decreti di perquisizione figurano Ivano Balestriere, patron della società di igiene urbana Isvec; Filippo Virno, dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Teverola; il suo predecessore Raffaele De Rosa, attualmente in servizio al Comune di Caserta, e la sorella di Virno, assunta presso una società partecipata dalla Balestrieri Holding.
Nell’elenco degli indagati compaiono anche imprenditori e funzionari: Antonio Giardino (43 anni, di Napoli), Tommaso Mauriello (37 anni, Qualiano), Gennaro Polverino (60 anni, Napoli), Antonio Della Medaglia (58 anni, Marcianise), Mario Mottola (58 anni, San Marcellino), Angelo Antonio Piccirillo (42 anni), Pietro Roviello (62 anni, Casapulla).
Appalti e favori – Secondo la Procura, gli affidamenti sarebbero stati pilotati in favore di ditte “amiche” in cambio di utilità per i funzionari coinvolti. Tra i lavori finiti nel mirino degli inquirenti spiccano quelli assegnati alla For.Eco, legati a servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei comuni casertani di Teverola e SanTammaro, e Camposano, nel Napoletano. In particolare, l’accusa sostiene che Virno, nelle sue funzioni di dirigente ai Lavori pubblici e al settore Ambiente, avrebbe garantito affidamenti a Giardino, Mauriello e Polverino, quest’ultimo dipendente della For.Eco, in cambio di un’assunzione per la sorella presso l’azienda riconducibile a Balestriere. Tra gli appalti contestati figurano anche i lavori per la costruzione della mensa scolastica in un istituto scolastico di Camposano (263mila euro), interventi per le consultazioni referendarie (5.734 euro) e opere di manutenzione .
L’opposizione a Teverola attacca: “Emergenza trasparenza” – Proprio a Teverola la gestione del servizio di igiene urbana aveva già sollevato polemiche nei giorni scorsi. Il gruppo consiliare di opposizione Teverola in Testa aveva denunciato sui social la mancanza di una gara pluriennale per il servizio, accusando l’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Caserta: «La telenovela del servizio di igiene urbana ha superato ogni immaginazione: dal primo luglio, dopo circa 4 milioni di euro di proroghe, sarebbe dovuta subentrare una nuova ditta ma pare che l’Isvec operi senza soluzione di continuità e intanto non c’è nessuna notizia della gara pluriennale inabissatasi alla Cuc nolana».
Perquisizioni e sviluppi – Le perquisizioni, condotte ieri mattina dai carabinieri, hanno portato al sequestro di dispositivi informatici, telefoni e documenti, che saranno analizzati per accertare eventuali irregolarità negli affidamenti. Tra i casi più controversi vi è quello della ristrutturazione dell’abitazione della sorella di Virno che, secondo gli inquirenti, potrebbe rappresentare una contropartita per le assegnazioni pilotate. Le accuse, tutte da dimostrare in sede giudiziaria, restano al momento ipotesi investigative. Gli indagati avranno modo di chiarire le rispettive posizioni e sono da ritenersi innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva.