Il fragile cessate il fuoco tra Israele e Iran sembra destinato a sgretolarsi. Nonostante l’annuncio di una tregua entrata in vigore alle ore 6 italiane, le ostilità non si sono fermate. Poco dopo la proclamazione, sirene antiaeree hanno risuonato nel nord di Israele a causa del lancio di un missile. Tel Aviv ha reagito minacciando di colpire “obiettivi del regime sciita nel cuore di Teheran”, mentre Teheran ha negato ogni coinvolgimento, accusando Israele di aver violato la tregua e annunciando la ripresa delle attività nucleari.
Trump: “Devono smettere” – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è intervenuto con parole durissime. In un video diffuso sui social, si è lasciato andare a un’esclamazione colorita: “Non sanno cosa c… fanno”, e ha chiesto alle due potenze di “smettere immediatamente”. “Questo accordo dovrebbe porre fine a quella che dovrà essere chiamata la guerra dei 12 giorni”, ha dichiarato, riferendosi al conflitto esploso tra i due nemici storici. Trump ha poi affermato che “non vuole un cambio di regime in Iran”, sottolineando come tali operazioni “creino solo caos”. In un successivo messaggio su Truth Social, ha aggiunto che “Israele non attaccherà l’Iran”, auspicando un gesto simbolico e pacifico: “Tutti gli aerei torneranno a casa, faranno un saluto amichevole. Nessuno sarà ferito. Il cessate il fuoco è in vigore!”.
Idf: “Siamo in una nuova fase” – Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, ha annunciato che le restrizioni imposte ai civili sono state revocate. “Abbiamo concluso una fase significativa – ha spiegato – ma la campagna contro l’Iran non è finita. Stiamo entrando in una nuova fase, basata sui risultati ottenuti. Abbiamo fatto arretrare di anni il programma nucleare e missilistico iraniano”. Secondo i dati ufficiali, in 12 giorni di guerra con Teheran, Israele ha contato 28 morti e oltre 900 feriti. L’Iran denuncia invece almeno 610 vittime.
Gaza, strage durante la distribuzione degli aiuti – Nel frattempo, la Striscia di Gaza continua a pagare il prezzo più alto. Secondo fonti ospedaliere e testimoni, 44 persone sono state uccise mentre si accalcavano per ricevere gli aiuti umanitari. Le forze israeliane, secondo le testimonianze, avrebbero aperto il fuoco nelle prime ore di martedì, colpendo i civili a sud e nel centro della Striscia. Il ministero della Sanità di Gaza ha aggiornato il bilancio a 79 morti e 289 feriti nelle ultime 24 ore. Dal 7 ottobre 2023, le vittime palestinesi sono almeno 56.077, i feriti 131.848.
Diplomazia fragile, tecnologia oscurata – A Londra, il canale d’opposizione Iran International riferisce che le autorità iraniane hanno bloccato WhatsApp, mentre Telegram potrà tornare operativo. Misure precauzionali, spiegano, adottate durante gli attacchi israeliani. Intanto, un cittadino europeo è stato arrestato a Kermanshah, nell’Iran occidentale, con l’accusa di spionaggio a favore di Israele, secondo quanto riportato dall’agenzia semi-ufficiale Tasnim.
Guterres: “I combattimenti devono cessare” – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha accolto con favore l’annuncio del cessate il fuoco mediato da Trump. “I combattimenti devono cessare – ha dichiarato – le popolazioni dei due Paesi hanno già sofferto troppo. Spero sinceramente che questo cessate il fuoco possa essere replicato negli altri conflitti nella regione”.
Mercati in subbuglio, il petrolio crolla – La reazione dei mercati non si è fatta attendere: a New York, il prezzo del petrolio è sceso del 6,13%, attestandosi a 64,32 dollari al barile. Trump ha commentato con sarcasmo: “La Cina può ora continuare ad acquistare petrolio dall’Iran. Speriamo che ne acquisti in abbondanza anche dagli Stati Uniti”.
Un equilibrio precario – Il dialogo tra Trump e Netanyahu, culminato in una telefonata, non sembra aver placato del tutto gli animi. Israele valuta ancora una “risposta simbolica” alla presunta violazione iraniana del cessate il fuoco, mentre la Repubblica Islamica ribadisce: “Rispetteremo il cessate il fuoco, se anche Israele lo farà”.
