Santa Maria La Fossa (Caserta)– Il progetto RiduciN, un’iniziativa all’avanguardia per l’innovazione nella gestione dei nitrati nei reflui zootecnici, ha raggiunto un’altra tappa fondamentale con il secondo incontro tenutosi il 18 giugno presso il Centro di educazione e documentazione ambientale “Pio La Torre” di Santa Maria La Fossa, sede di Agrorinasce.
L’evento ha coinvolto la comunità, fornendo dettagli tecnici e operativi su un progetto che promette di migliorare la tutela ambientale ed essere di supporto alle numerose aziende zootecniche della provincia di Caserta.
Il progetto RiduciN, frutto della collaborazione tra la Regione Campania, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche dell’Università L. Vanvitelli, Agrorinasce e l’Azienda Agricola Reccia, si propone come una soluzione pratica e sostenibile alla problematica dell’inquinamento da nitrati, particolarmente sentita in un territorio ad alta densità zootecnica come quello casertano.
L’incontro ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco, che hanno sottolineato l’importanza e le potenzialità del progetto: Nicolino Federico, sindaco di Santa Maria La Fossa, ha evidenziato come la questione dei nitrati sia “fondamentale” per il suo comune, esprimendo gratitudine per i benefici che ne trarranno anche gli agricoltori.Maria Antonietta Troncone, presidente Cda di Agrorinasce, ha ribadito l’impegno di Agrorinasce non solo nella valorizzazione dei beni confiscati, ma anche nello sviluppo del territorio attraverso progetti di economia sostenibile, sottolineando come RiduciN miri a prevenire lo smaltimento illecito dei reflui e a offrire vantaggi economici e ambientali.
Giovanni Allucci, amministratore delegato Agrorinasce, ha illustrato l’esperienza decennale dell’impianto biogas di Agrorinasce e la volontà di risolvere il problema dei nitrati, valorizzando un territorio già noto per la produzione di mozzarella. Pasquale Iovino, professore di Chimica dell’Ambiente presso l’Università L. Vanvitelli e responsabile scientifico del progetto, ha illustrato la pericolosità dei nitrati per la salute, la storia e gli obiettivi di RiduciN, ringraziando l’azienda agricola Reccia per la collaborazione concreta e la Regione Campania per il supporto. Sulla normativa vigente in tema di abbattimento dei nitrati e sulle le attività di monitoraggio svolte dall’Arpa si è poi soffermato Salvatore Di Rosa, Arpa Campania – Dipartimento Provinciale di Caserta, così come il rappresentante della Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania ha espresso soddisfazione per il progetto, sottolineando la possibilità di abbattere il 50% dell’azoto.
La massima sensibilità della Regione verso questa problematica è stata sottolineata da Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale della Campania, il quale ha ricordato come l’iniziativa sia nata per supportare gli allevatori della Provincia di Caserta in un momento di grande difficoltà anche per l’individuazione di soluzioni innovative per risolvere il tema dei nitrati. Al riguardo, il presidente evidenzia l’impegno della Regione Campania sul tema e che il progetto di ricerca finanziato all’Università sia in continuità con la legge regionale sui nitrati del 2019.
Salvatore De Micco, Asl Caserta, ha ribadito l’urgenza di trattare la problematica dei nitrati nella provincia di Caserta, dove si contano ben 185mila bufale. Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Regione Campania e Assessore all’Ambiente, ha concluso gli interventi esprimendo ottimismo sui primi risultati raggiunti per un avanzamento del lavoro concreto, ma auspica una soluzione tecnologica che consenta non solo alle singole imprese di allevamento di risolvere il problema ma anche per la realizzazione di iniziative industriali più consortili rette da tecnici specializzati. Al di là di come la pensano alcuni sviluppo e ambiente possono viaggiare insieme e questi progetti servono a migliorare la reputazione di nostri territori. Il coffee break è stato preparato dalla cooperativa “MaeditActio”.