Orta di Atella rischia di ritrovarsi nuovamente senza guida politica. Nella serata del 6 giugno, il sindaco Antonio Santillo ha protocollato le proprie dimissioni dalla carica, trasmettendo una nota ufficiale indirizzata al presidente del Consiglio comunale, al segretario, ai consiglieri e alla giunta.
«Dichiaro di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Orta di Atella», si legge nel documento, in cui il primo cittadino si impegna comunque a garantire, per i successivi venti giorni, gli atti di ordinaria amministrazione, come previsto dalla legge.
Entro questo termine, Santillo potrà decidere di ritirare le dimissioni, evitando così che diventino irrevocabili. In caso contrario, la città sarà affidata a un commissario prefettizio fino a nuove elezioni.
É la seconda volta che Santillo rassegna le dimissioni, dopo quelle del gennaio 2024, poi revocate. Secondo quanto trapelato da ambienti vicini al primo cittadino, ora si tratterebbe di un gesto politico ben preciso, quasi una provocazione: l’obiettivo sarebbe quello di verificare chi, tra i consiglieri e le forze di maggioranza, è realmente intenzionato a proseguire il mandato con lui. Dopo mesi di continue tensioni, cambi di assessori e instabilità politica, Santillo avrebbe deciso di rompere l’equilibrio precario in cui l’amministrazione si trascina fin dall’inizio. Un segnale forte, per mettere ciascuno di fronte alle proprie responsabilità: o si rafforza la coesione, oppure è meglio chiuderla qui.
Nel testo della lettera si fa riferimento a una comunicazione successiva delle motivazioni che hanno portato alla decisione. Ma il messaggio politico appare già abbastanza chiaro.