Napoli abbraccia Mertens: “Ciro” è cittadino onorario

di Redazione

Dries Mertens, per tutti “Ciro”, entra ufficialmente nella storia di Napoli anche fuori dal campo: nella mattinata del 6 giugno, l’ex attaccante del Napoli ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalle mani del sindaco Gaetano Manfredi, suggellando un legame umano e sportivo che va ben oltre i gol segnati al San Paolo.

Un riconoscimento fortemente voluto dal Consiglio comunale, presieduto da Vincenza Amato, che nel suo intervento ha sottolineato l’eccezionalità di Mertens nel rappresentare lo spirito napoletano: «È una grande gioia darti questo riconoscimento. Lo facciamo perché tu sei veramente cittadino napoletano, hai interpretato lo spirito azzurro. Hai capito cosa significa per noi la maglia, il Napoli. Saprai onorare la cittadinanza, benvenuto da cittadino napoletano».

A dare voce al sentimento collettivo, anche le parole della giornalista Anna Trieste, che ha tenuto la laudatio: «Pur essendo nato lontano, tu il mare ce l’hai fatto sentire. Hai difeso e onorato questa città quando nessuno te l’ha chiesto e l’hai sempre fatto con naturalezza, ironia, magnificenza calcistica e classe. Ecco perché Napoli oggi non può che accoglierti come figlio suo e noi napoletani come fratello nostro. Del resto, ammettiamolo: tu sì cchiù napulitan ‘e me!».

Commosso e sorridente, Mertens ha preso la parola davanti alla platea del Comune, restituendo con semplicità e affetto il sentimento che Napoli gli ha riservato in questi anni: «Cari amici napoletani, 12 anni fa sono arrivato in questa città, ma oggi sono qui come uomo che si è innamorato di una città. La vista da casa mia con il Vesuvio sullo sfondo è speciale. Ciro porterà sempre con sé la storia di questa città. Napoli sarà per sempre nel mio cuore e da oggi, grazie a voi, anche io sono nel cuore di Napoli».

Un intervento denso di emozione, nel quale l’ex numero 14 azzurro ha rievocato il suo percorso non solo calcistico ma anche personale, iniziato nel 2013: «Sono arrivato a Napoli 12 anni fa e ho trovato la città dove sono cresciuto come uomo. Questa è la mia casa. Abbiamo avuto Ciro qui e mi piacerebbe che nascesse qui anche mia figlia». E ancora: «Credo di essere qui non solo per quello che ho fatto in campo, ma soprattutto per come ho vissuto fuori dal campo. Napoli è caotica, rumorosa, a volte un po’ sporca, ma chi vede solo questo non ha mai conosciuto davvero la città. Per me è la vista sul Vesuvio, sempre lì presente, forte e speciale. Il vero Paradiso è sempre stato qui».

Accanto a lui, nei ricordi e nella vita quotidiana, anche chi lo ha sostenuto nel suo percorso: «Se oggi sono qui è anche grazie ai miei genitori. Grazie per l’educazione che mi avete dato sempre. E poi la persona più importante: mia moglie. Avevo 16 anni quando ci siamo messi insieme: è la roccia della famiglia. Nessuno è perfetto, ma lei ci è molto vicina».

Il sindaco Manfredi, nel suo saluto, ha evidenziato il significato simbolico del conferimento: «Grazie al Consiglio che ha voluto e sollecitato la cittadinanza onoraria per Mertens. Il Belgio è un Paese molto amico dell’Italia, ha accolto tanti nostri concittadini. Il valore aggiunto della nostra città è quello di accogliere tutti, una cosa molto importante in un mondo dove la differenza sembra il valore aggiunto. Non abbiamo nemici. Sei un amico di Napoli e un grande napoletano. Napoli è la casa di tutti, da oggi anche la casa di Dries Mertens e della sua famiglia». Un abbraccio lungo dodici anni, quello tra Mertens e Napoli, che oggi si è trasformato in appartenenza formale. Ma nei cuori dei napoletani, “Ciro” lo era da tempo. IN ALTO IL VIDEO

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