Caserta, il Rotary trasforma la plastica in solidarietà: successo per il progetto di economia circolare

di Redazione

Si è tenuto presso l’Aula magna dell’Istituto Tecnico “Buonarroti” di Caserta l’evento conclusivo del service “Sostenibilità ambientale e solidarietà”, promosso dal Rotary Club Caserta Luigi Vanvitelli. Un’iniziativa giunta alla sua quarta edizione, che ha raccolto consensi unanimi per l’efficacia con cui riesce a unire la promozione della raccolta differenziata del Pet a concrete azioni di sostegno sociale.

A guidare il progetto è stata la presidente Gabriella Montanaro, che ha saputo coniugare impegno civico e formazione giovanile, moderando l’incontro anche nella sua veste di docente dell’istituto. “Un sentito ringraziamento a tutti i club che hanno aderito con entusiasmo”, ha dichiarato, rivolgendosi in particolare agli studenti: “A loro dobbiamo fornire strumenti, esempi e opportunità per sviluppare una coscienza ambientale matura e responsabile”.

L’iniziativa ruota attorno all’installazione di eco-compattatori nei supermercati Decò del Gruppo VéGé – grazie anche all’impegno del socio e amministratore delegato Pietro Ragazzino, presidente incoming – che permettono di conferire bottiglie in PET in cambio di eco-buoni. Questi ultimi sono convertiti in beni di prima necessità, poi donati a chi è in difficoltà. Un circolo virtuoso che, come sottolineato dalla rappresentante del Coripet Monica Pasquarelli, “è entusiasmante” e ha già permesso nel 2024 di trasformare 164mila tonnellate di plastica in materia prima seconda. “L’obiettivo è aumentare il tasso di riciclo al 76% entro l’anno – ha aggiunto – con l’ambizione di toccare il 90% nei prossimi anni”.

All’incontro, partecipato da numerose autorità rotariane, studenti e docenti, è intervenuta la dirigente scolastica Maria Ruggiero, che ha evidenziato la “sinergia educativa e formativa” con il Rotary e l’importanza di una didattica che promuova la cittadinanza attiva. Un’alleanza educativa che ha dato frutti concreti. A ribadire il valore sociale del progetto è stato don Antimo Vigliotta, direttore della Caritas Diocesana di Caserta: “Sul nostro territorio esistono povertà materiali, ma anche relazionali e culturali. Questo progetto genera un aiuto reale per le persone più fragili”.

Il deus ex machina dell’iniziativa è stato Vincenzo Caserta, past president del Club Vanvitelli, che ha illustrato i numeri dell’edizione 2024: ben 18 i club coinvolti, non solo della provincia di Caserta ma anche dell’area metropolitana di Napoli. Tra questi, i Club di Alto Casertano Piedimonte Matese, Campania Napoli, Caserta Reggia, Caserta Terra di Lavoro, Maddaloni Valle di Suessola, Napoli, Pompei Villa dei Misteri, Sant’Agata dei Goti, Sorrento, Ulisse Golfo di Napoli, Valle Caudina, Rotaract Caserta Luigi Vanvitelli, Acerra Casalnuovo “Aniello Montano”, Aversa Terra Normanna, Capua Antica e Nova, Sessa Aurunca e l’Innerwheel Caserta Luigi Vanvitelli.

Dal punto di vista tecnico, l’intervento dell’ingegnere Umberto Asprino, socio del Rotary Club Valle Caudina, ha offerto una panoramica sull’evoluzione e l’attualità dell’economia circolare: “Ridurre gli sprechi, promuovere il riutilizzo, dare valore ai materiali è oggi una necessità per l’ambiente e per l’economia”. A rafforzare il legame tra teoria e prassi, Rosaria Della Valle della Sorting Recycling Industries ha illustrato agli studenti il ciclo di vita della plastica conferita, sottolineando come ogni imballaggio possa tornare ad avere valore se gestito correttamente. Un invito, il suo, anche a considerare le professioni legate al riciclo come una concreta opportunità per il futuro.

Presente anche il WWF con i delegati Raffaele Lauria e Milena Biondo. Quest’ultima ha puntato l’attenzione sul tema del packaging eccessivo: “Spesso usiamo plastica per contenere un singolo prodotto: uno spreco che ha conseguenze ambientali enormi”. A suggellare l’importanza del progetto è stato il videomessaggio del Governatore del Distretto 2101, Antonio Brando, che ha elogiato la capacità del Club casertano di “fare rete, unendo competenze ed energie diverse attorno a un obiettivo comune: la tutela dell’ambiente e la solidarietà verso le fasce più fragili”.

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