Gricignano (Caserta) – Accesa seduta del Consiglio comunale di Gricignano di Aversa (in alto video integrale), presieduto da Andrea Moretti, che ha discusso e approvato, tra posizioni contrapposte, una serie di provvedimenti finanziari e amministrativi di rilievo: il rendiconto della gestione per l’esercizio 2024, una variazione al bilancio di previsione finanziario 2025/2027, il riconoscimento di debiti fuori bilancio e due interrogazioni consiliari presentate dal gruppo di opposizione “Visione Comune”.
Approvato il rendiconto 2024: “Finalmente fuori dal disavanzo” – Nel primo punto all’ordine del giorno, il sindaco Vittorio Lettieri ha illustrato i principali dati del rendiconto 2024, evidenziando come il Comune sia finalmente uscito da una fase di disavanzo protrattasi per tre annualità: “Abbiamo chiuso con un avanzo di amministrazione di 55mila euro e un risultato economico positivo pari a oltre 638mila euro. Un traguardo importante, raggiunto grazie alla gestione oculata di chi ci ha preceduto e al lavoro degli uffici”. Lettieri ha ricordato che il disavanzo originario, pari a circa 1 milione e mezzo di euro, è stato ripianato in tre esercizi consecutivi e che il patrimonio netto dell’Ente si attesta oggi a oltre 23 milioni di euro.
L’opposizione, pur riconoscendo il risultato positivo sul piano contabile, ha espresso voto contrario attraverso le parole della capogruppo Michela Caiazzo, che ha parlato di “mancanza di trasparenza nella pubblicazione degli atti” e di “sprechi di denaro pubblico, in particolare nei settori ambiente e ufficio tecnico”. Caiazzo ha inoltre criticato il mancato rispetto delle richieste avanzate in Commissione ambiente, come la pubblicazione dei verbali delle conferenze dei servizi. In replica, il sindaco ha ribattuto che “tutti gli atti relativi ai punti in discussione sono disponibili fin dalla convocazione del Consiglio” e ha ribadito la piena disponibilità ad inviare anche i verbali delle conferenze di servizi a tutti i consiglieri: “Non c’è nulla da nascondere”. Sulla questione degli sprechi, ha invitato l’opposizione a segnalare puntualmente le situazioni da correggere: “Se ci sono sprechi, siamo pronti a intervenire”. Il rendiconto è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e il voto contrario dell’opposizione.
Variazione al bilancio 2025/2027: il nodo delle risorse e dei tempi – Il secondo punto ha riguardato una corposa variazione al bilancio di previsione 2025/2027, giunta in aula come punto aggiuntivo, preannunciato e concordato durante la conferenza dei capigruppo. Lettieri ha illustrato i principali movimenti contabili: tra questi, un finanziamento di 14.956 euro per il progetto BarCamp, l’introito di circa 21mila euro per le elezioni referendarie, maggiori entrate per indennità degli amministratori e trasferimenti statali, nonché una significativa variazione legata al progetto di digitalizzazione della sala consiliare, che sarà dotata di microfoni, sistema di votazione elettronica e registrazione automatica delle sedute.
Dura la critica dell’opposizione. Caiazzo ha contestato i tempi stretti per analizzare le 35 voci in uscita: “Sono cambiamenti che si potevano prevedere nel Dup. Alcuni spostamenti di risorse penalizzano l’area socioassistenziale a favore dell’ufficio tecnico, che già gestisce gran parte delle gare e beneficia di incentivi”. La consigliera ha poi definito “politicamente inopportuno” discutere una variazione di tale entità con un preavviso di appena un giorno. Il presidente Moretti ha difeso la legittimità dell’iter, precisando che l’inserimento del punto è avvenuto nel rispetto del regolamento e con l’assenso preventivo dei capigruppo. Lettieri ha aggiunto: “Ogni variazione ha alle spalle atti propedeutici giunti dopo l’approvazione del bilancio. Non si tratta di scelte arbitrarie, ma di adeguamenti necessari e legittimi”. La delibera è stata approvata con i voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha confermato il voto contrario.
Debiti fuori bilancio: 21mila euro per la scuola – Via libera anche al riconoscimento di un debito fuori bilancio di 21mila euro, relativo a un protocollo d’intesa del 2019 tra il Comune e l’Istituto comprensivo di Gricignano per spese di funzionamento e sostegno alla progettazione educativa. Il sindaco ha spiegato che l’annualità 2020, complice la pandemia e la temporanea assenza della dirigente di settore, non era stata contabilizzata. L’opposizione ha espresso voto di astensione, pur condividendo la necessità di onorare l’accordo con la scuola.
Interrogazione su project financing: il caso della zona Nato – Si è quindi passati alle due interrogazioni della minoranza. La prima e ha riguardato una proposta di project financing per un’area comunale nella cosiddetta “Zona Nato”, il quartiere situato nei dintorni della cittadella americana Us Navy. Secondo quanto riportato da un’associazione locale, “Il Sole è Nato”, il progetto, presentato da un soggetto privato, prevederebbe la realizzazione di strutture sportive e commerciali su un terreno attualmente destinato a funzioni di culto secondo il vigente piano urbanistico. La capogruppo Caiazzo ha chiesto chiarimenti in merito alla ricezione della proposta, alla compatibilità urbanistica dell’area e alla volontà dell’amministrazione di procedere con una variante. Ha inoltre sottolineato che, secondo quanto pubblicato dall’associazione, il progetto sarebbe stato discusso con esponenti politici locali in campagna elettorale, sollevando dubbi sulla trasparenza dell’iter.
A rispondere è stato l’assessore all’Urbanistica Raffaele Russo, che ha confermato l’esistenza della proposta, protocollata nel novembre 2023: “Competerà agli uffici valutare se il progetto sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti. Qualora emergessero elementi per una sua realizzazione, l’Amministrazione è pronta ad avviare gli atti necessari, coinvolgendo tutti i soggetti preposti”. Il sindaco Lettieri ha aggiunto che la proposta è stata ricevuta dalla precedente amministrazione Santagata e che l’attuale maggioranza è intenzionata a valutare tutte le proposte utili allo sviluppo del territorio: “Se la proposta sarà ritenuta legittima, sarà discussa in Commissione, valutata dall’opposizione e poi eventualmente portata in Consiglio. Ma è bene chiarire che nessun progetto sarà affidato direttamente: si procederà con bando pubblico”.
Nel corso del dibattito, il consigliere di opposizione Giuseppe Diretto ha dichiarato che lui e la consigliera Filomena Iuliano (entrambi esponenti dell’ex amministrazione Santagata, ndr.) erano a conoscenza della proposta sin dal 2023 e favorevoli alla sua impostazione. Tuttavia, ha criticato la mancanza di coinvolgimento formale da parte dell’Amministrazione nella fase attuale: “Non mettiamo in dubbio il progetto, ma il modo in cui è stato comunicato e discusso”. La discussione si è chiusa con la presa d’atto che la valutazione tecnica è ancora in corso e che il progetto non ha ancora avviato il suo iter formale.
Igiene urbana e diserbo: il rispetto del contratto sotto la lente – Seconda interrogazione dell’opposizione ha riguardato il contratto stipulato tra il Comune e la società Esi Srl per il servizio di igiene urbana, con particolare riferimento all’articolo 25 (diserbo), all’articolo 31 (attività di sensibilizzazione) e all’articolo 32 (raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata). Caiazzo ha denunciato il mancato rispetto delle clausole contrattuali, sostenendo che gli interventi di diserbo effettuati dalla ditta “non coprono nemmeno il 10% di quanto previsto”, e ha sollevato il sospetto che per sopperire alle carenze si stiano impiegando fondi aggiuntivi con affidamenti esterni, generando un doppio costo per il Comune.
L’assessore all’Ambiente, Francesca Tessitore, ha replicato che il servizio di diserbo è in corso ma che “un solo operatore non è sufficiente per un territorio così esteso”. Ha poi illustrato una serie di interventi effettuati: distribuzione di opuscoli informativi, aggiornamento dell’ordinanza comunale (numero 11 del 20 marzo 2025), attivazione dell’isola ecologica, implementazione del sito web istituzionale con sezioni dedicate alla gestione dei rifiuti. Tessitore ha infine annunciato l’intenzione di istituire un corpo di guardie ambientali volontarie, dato che la Polizia municipale risulta sottodimensionata per effettuare controlli capillari. In merito all’applicazione delle penalità previste dal contratto, l’assessore ha dichiarato che è “in corso un procedimento amministrativo secondo quanto previsto dalla normativa”. Caiazzo ha ribadito la gravità della situazione, parlando apertamente di “spreco di denaro pubblico”, e ha affermato che il contratto prevede sei interventi annui di diserbo, “ma ad oggi non è stato completato nemmeno un intervento”.
Raccolta differenziata e questione Us Navy – Nel proseguire della discussione, la consigliera di opposizione ha inoltre evidenziato il mancato aggiornamento del piano economico-finanziario (Pef), che secondo contratto dovrebbe essere redatto annualmente dalla ditta incaricata del servizio. “Per il secondo anno consecutivo – ha detto – ci troviamo in Consiglio a discutere un Pef vecchio, basato su dati superati, nonostante la legge preveda l’aggiornamento con riferimento all’annualità in corso. E la ditta stessa avrebbe dovuto relazionare sull’andamento della raccolta differenziata, che non è dato sapere con chiarezza”. Caiazzo ha poi chiesto se siano state applicate penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi di differenziata e ha contestato l’assenza di un controllo efficace sui conferimenti: “Un tempo, con gli ausiliari, si faceva un monitoraggio giornaliero dei rifiuti raccolti. Oggi manca perfino il tracciamento della carta, che è un materiale da recupero e quindi una voce di entrata per le casse comunali. Il quantitativo conferito era maggiore nel 2020 rispetto a oggi. Dove finiscono quei materiali?”. Sulla questione della Us Navy, la consigliera ha sollecitato controlli più rigorosi: “È inaccettabile che ci si nasconda dietro l’alibi della base militare. I militari devono rispettare le regole come tutti. Se non fanno la raccolta differenziata vanno sanzionati”.
Lettieri: “Meglio Tessitore in sette mesi che in due anni e mezzo” – Il sindaco Lettieri ha risposto con fermezza, sottolineando i risultati ottenuti in termini di incremento della raccolta differenziata: “Oggi siamo tra il 45% e il 50%. È ancora poco, ma è un progresso evidente rispetto ai due anni e mezzo in cui l’assessore all’Ambiente era proprio Caiazzo. In appena sette mesi, l’assessore Tessitore ha fatto meglio. Non sono parole, sono numeri. Le carte parlano chiaro”. Riguardo al diserbo, Lettieri ha precisato: “Il contratto, firmato all’epoca della precedente amministrazione, prevede che l’attività venga svolta da un solo operatore. È evidente che su un territorio di dieci chilometri quadrati non può coprire tutto in tempi rapidi. Il problema non è che la ditta non rispetta il contratto, ma che il contratto stesso è inadeguato”. Il sindaco ha difeso gli affidamenti integrativi disposti dagli uffici: “Ben venga se si ricorre ad aiuti esterni per affrontare le emergenze. Vedere l’erba alta fa male agli occhi di tutti, ma conta risolvere i problemi, non lamentarsi. Anche io vorrei un servizio più efficiente, e infatti stiamo ragionando su soluzioni strutturali”. Tra le ipotesi avanzate, Lettieri ha citato la possibilità di creare una municipalizzata in grado di gestire in proprio alcuni servizi. “Ci abbiamo provato con gli Lsu, con Sma Campania, ma non basta. Per risolvere definitivamente queste criticità serve una svolta organizzativa”.
Isola ecologica – Sulla gestione dell’isola ecologica, ha spiegato: “Dal 2023, da contratto, dovrebbe essere gestita da una società privata. Ma per attivarla serve l’Aua (Autorizzazione Unica Ambientale). L’iter è partito a giugno scorso. Non si dica che abbiamo perso tempo: l’amministrazione ha fatto la sua parte”. Caiazzo ha replicato citando il contratto: “È compito della ditta provvedere agli adempimenti per l’Aua. Perché allora l’isola ecologica è rimasta chiusa per sei mesi? Scriveremo all’Anac per denunciare ogni spreco di risorse pubbliche”. Lettieri ha concluso con un bilancio dell’azione amministrativa nel settore ambiente: “Siamo riusciti a recuperare 60mila euro di proventi grazie a un’attenta verifica delle fatture e dei conferimenti. Nessuno sta sperperando denaro: stiamo sistemando un comparto complesso, e i cittadini hanno fatto bene a darci fiducia”. IN ALTO IL VIDEO, oppure CLICCA QUI