Salvò Alife dall’esercito nazista: Anna Schuck riceve civica benemerenza

di Redazione

Alife (Caserta) – Il Comune di Alife ha conferito la civica benemerenza ad Anna Schuck in Ventriglia, la donna di origini tedesche ma emigrata in terra alifana che mediò con l’esercito nazista, durante l’occupazione alla fine della Seconda guerra mondiale, ed evitò sciagure e tragedie per l’intera comunità.

Nel corso delle celebrazioni per l’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista, l’Amministrazione comunale retta dal sindaco Fernando De Felice, su iniziativa dell’assessore alla Cultura Luca Frattolillo, ha voluto conferire l’importante onorificenza alla memoria della donna testimone della Resistenza Alifana, consegnando la pergamena ai figli Alessandro ed Eva durante la cerimonia svoltasi nella sala consiliare della casa comunale.

Tedesca ’emigrata’ ad Alife per amore, durante la prima fase dell’occupazione nazista, Schuck ebbe il merito di mediare con i gerarchi delle SS affinché i bombardamenti, nella loro ritirata verso Montecassino, nella giornata del 18 settembre 1943 risparmiassero il centro storico del capoluogo alifano e la sua popolazione inerme, convincendo i tedeschi a scegliere un percorso alternativo così da non sventrare e ridurre in macerie le mura romane ed i tanti siti storico-archeologici alifani. Appena dopo la liberazione, il suo operato fu anche frainteso e scambiato per collaborazionismo con i Tedeschi tant’è che solo successivamente fu compreso tutto il suo Amore per il prossimo e per quella che sarebbe poi diventata per sempre la sua comunità, ovvero Alife. Per tutto il periodo dell’occupazione si preoccupò di “normalizzare” il rapporto dei tedeschi con la stessa comunità alifana, operando una forma di resistenza pacifica che solo una madre illuminata poteva fare.

Ad aprire la cerimonia in una gremita sala consiliare è stato il vice sindaco Camillo Santagata che ha portato alla cittadinanza il saluto istituzionale dell’intera amministrazione e del sindaco De Felice, mentre all’assessore Frattolillo è toccato spiegare le motivazioni alla base della civica benemerenza deliberata dalla Giunta comunale. “La resistenza oggi si comprende e si approfondisce mediante l’esercizio della memoria e della verità storica, uniche possibili strade per affermare la verità. In un tempo di false rappresentazioni della realtà che agiscono attraverso i social per disinformare e manipolare l’opinione pubblica, noi possiamo fare molto: valorizzando il patrimonio umano della nostra città che fortunatamente ci regala esperienze ed esempi di straordinaria intelligenza. È il nostro modo di interpretare il concetto di promozione del territorio che consiste nel valorizzare prima le persone e poi i beni materiali”, ha detto l’assessore Frattolillo.

Non è mancato il prezioso intervento dello storico locale Giovanni Guadagno che, con il suo lavoro e lavorio sulla ricerca storica della “verità” del nostro territorio, ha intrattenuto la sala consiliare con il suo racconto della vicenda, richiamando le fonti storiche a sostegno della finalmente riconosciuta benemerenza che tutta la città doveva a questa Donna esemplare. La partecipazione degli alunni della Scuola San Francesco di Alife e la preziosissima presenza di un ensemble del Liceo Musicale “G.Galilei” di Piedimonte Matese hanno allietato la cerimonia. Sotto la direzione dei maestri Antonio Di Cerbo e Giovanni Covelli, gli studenti dell’indirizzo musicale hanno deliziato la sala con esecuzioni delicate e con una competenza magistrale, degne dei migliori conservatori, in primis con l’esecuzione del brano tratto da Schindler’s List del maestro Emanuele Procaccini, e l’inserimento nel quintetto di fiati del Maestro Luca Romanelli che hanno innalzato ulteriormente il livello della serata.

“In questi primi due anni di amministrazione, abbiamo ripreso le figure di Alessandro Vessella e di Orazio Michi, due eccellenze mondiali della musica. Due rivoluzionari che sono riconosciuti per la loro importanza su scala mondiale. Uomini coraggiosi che in tempi molto lontani dal nostro sono andati controcorrente inseguendo il loro sogno fuori dalle nostre mura. Esempi concreti di chi ce l’ha fatta senza lamentarsi e senza aiuto”, ha concluso il delegato alla Cultura. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico