Una mattinata intensa e carica di significato quella vissuta martedì all’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Marcianise, dove gli alunni delle classi terze hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con Ciro Cacciola, autore del libro Il ragazzo dai pantaloni rosa. Un incontro che ha saputo trasformare la lettura in esperienza concreta, riflessione condivisa, dialogo autentico su un tema di bruciante attualità: il bullismo, dentro e fuori dalla rete.
L’iniziativa, dal titolo “In memoria di Andrea, contro l’indifferenza e le prepotenze quotidiane online e offline”, si inserisce nel fitto calendario culturale promosso ogni anno dall’istituto diretto dal dottor Lorenzo De Simone, con la collaborazione della professoressa Marcella Tarigetto, vice dirigente. In apertura, i saluti istituzionali hanno fatto da cornice a un momento di alto valore educativo, al quale hanno preso parte anche esponenti delle istituzioni locali: la dottoressa Francesca Cicchella, assessore alla Pubblica Istruzione, la dottoressa Elisabetta Froncillo, assessore alla Cultura, e la professoressa Rosalia Pannitti, presidente provinciale del Comitato Unicef di Caserta.
Cacciola, con la sensibilità che contraddistingue il suo stile narrativo, ha condiviso con i ragazzi il cuore pulsante del suo racconto: parole che feriscono, parole che guariscono. “Le parole – ha detto – possono essere armi silenziose. Sono come vasi di fiori che cadono da un balcone: a volte le eviti, altre ti colpiscono quando sei più fragile, lasciando segni che non si vedono, ma pesano dentro”. Un’immagine forte e poetica per raccontare la violenza sottile del bullismo, spesso invisibile, ma non per questo meno devastante. “Ci si può proteggere – ha aggiunto – costruendo balconi più sicuri, circondandosi di chi sa ascoltare. E soprattutto, scegliendo di lanciare parole che curano e non che feriscono. Perché il potere delle parole è nelle mani di chi le usa”.