Il maresciallo Iorio insignito della medaglia di bronzo

di Redazione

 Sant’Arpino. Nel corso di una suggestiva quanto solenne cerimonia, Michele Iorio – 45enne Maresciallo dei Carabinieri di Sant’Arpino – è stato insignito della “Medaglia di Bronzo al valore dell’Arma dei Carabinieri”.

Ad appuntare la medaglia al petto del giovane militare atellano, è stato il generale di corpo d’armata e comandante interregionale della Ogaden Franco Mottola. Davvero emozionante il contesto entro il quale è avvenuta la consegna dell’onorificenza: la cerimonia ufficiale del Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, svoltasi a Napoli all’interno del sacrario della caserma dedicata al vicebrigadiere Salvo d’Acquisto, cui tra l’altro hanno preso parte il cardinale Crescenzio Sepe, il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

Dopo aver letto il suo discorso, il generale Mottola ha premiato alcuni carabinieri che si sono distinti nelle loro attività di servizio, tra questi appunto il Maresciallo Michele Iorio decorato con la seguente motivazione: “Con eccezionale coraggio e ferma determinazione, non esitava, unitamente ad altro militare, a porsi all’inseguimento di un veicolo con a bordo tre persone che, poco prima, a scopo intimidatorio, avevano esploso con un fucile a canne mozze, alcuni colpi contro l’autovettura di un pregiudicato.

Fatto segno a violenta azione di fuoco, replicava con l’arma in dotazione, attingendo l’auto dei fuggitivi che riuscivano a dileguarsi dopo aver abbandonato il mezzo. Successivamente forniva determinante contributo alle indagini che si concludevano con l’arresto dei malviventi, appartenenti ad organizzazioni di tipo mafioso. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere”. (Biancavilla (CT), 5 febbraio 1998).

Visibilmente commosso il militare santarpinese, da circa vent’anni nell’Arma, che per l’occasione è stato affiancato dall’amore dei familiari tra cui i genitori Mimì e Maria, la moglie Angela e i figli Domenico e Maria.

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