Repubblica: Al figlio di Bidognetti i finanziamenti di Sviluppo Italia

di Redazione

Francesco BidognettiCASAL DIPRINCIPE. Un finanziamento pubblico al figlio del boss di Gomorra. Oltre 22mila euro erogati nel settembre 2008 in base ai progetti sull’imprenditoria giovanile nel pieno della stagione del terrore scatenata dal clan camorristico dei Casalesi.

Beneficiario, Gianluca Bidognetti, erede poco più che ventenne del padrino Francesco detto “Cicciotto” (nella foto). La pratica, esaminata dalla Procura, risulta perfettamente in regola: quando da Sviluppo Italia arriva il nulla osta per il contributo, il giovane è incensurato.

E d’altra parte, l’iter per accedere alle agevolazioni destinate ad attività di lavoro autonomo non richiede, a corredo della domanda, una certificazione antimafia, che invece è imposta per ottenere altri contributi, ad esempio quelli riservati alla costituzione di micro imprese, e per importi comunque superiori.

Ma in quegli stessi giorni, il padre di Gianluca Bidognetti è al carcere duro già da un pezzo, la madre Anna Carrino, collabora con la giustizia da qualche mese. E proprio in quel periodo il clan dei Casalesi è sulle prime pagine dei giornali per la tambureggiante strategia del terrore scatenata dal gruppo ritenuto capeggiato da Giuseppe Setola.

Offensiva organizzata, secondo la Procura, con il consenso di Bidognetti senior e almeno in un’occasione anche con la partecipazione di Gianluca. Il quale, meno di due mesi dopo aver ricevuto il finanziamento destinato nelle sue intenzioni a un’attività commerciale nel centro di Casal di Principe, viene arrestato. Lo accusano di tentato omicidio per aver attirato nella trappola del commando guidato da Setola una cugina, ferita a colpi d’arma da fuoco con l’obiettivo di mandare un messaggio alla collaboratrice di giustizia Anna Carrino, zia della vittima dell’agguato ma soprattutto ex convivente di Bidognetti senior e madre di Gianluca.

E’ proprio la Carrino a fare riferimento al finanziamento richiesto dal figlio rispondendo alle domande del pm Antonello Ardituro durante un processo in corso a Santa Maria Capua Vetere. La Procura si insospettisce e chiede alla Dia di fare indagini. Viene acquisita la documentazione presso Sviluppo Italia Campania, che gestisce in via esclusiva per conto di Invitalia, società interamente controllata dal ministero del Tesoro, l’accesso alle agevolazioni previste da un decreto del 2000.

La domanda di Bidognetti junior risale al dicembre 2006, il contratto di finanziamento viene stipulato un anno dopo e a settembre 2008 arriva il nulla osta all’erogazione dei 22 mila euro. Carte a posto e finanziamento pronto. Mentre nelle strade di Gomorra deve arrivare l’esercito per bloccare la furia del clan.

La Repubblica, 10.10.09 (di Dario Del Porto)

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