Capasso (Udc): “Sciogliere le ambiguità e fare chiarezza”

di Redazione

 SANT’ARPINO. “S.Arpino vive un periodo di particolare e intensa vivacità politico-sociale e nello stesso tempo presenta aspetti di vera e propria contraddizione che rendono il quadro dei rapporti politici e sociali, nei e tra i partiti, nelle e tra le associazioni, non propriamente chiari e definiti”.

Lo afferma l’ex consigliere comunale ed esponente dell’Udc, Ernesto Capasso, che aggiunge: “Non è un caso se l’ultima arrivata, la neo-associazione ‘Rinascita Santarpinese’, a cui faccio gli auguri di buon lavoro, si situa al centro di questo particolare clima politico-sociale. Essa, infatti, nasce da una costola di ‘Sant’Arpino-Libera@Democratica’, protagonista delle ultime elezioni comunali, perse nella sfida alla coalizione uscente di ‘Alleanza Democratica’, facendo eleggere cinque consiglieri di minoranza. L’associazione nuova arrivata ha come presidente Alessandro Belardo e segretaria, Loredana Di Monte, impegnati in prima linea nel sostegno alla lista di ‘Libera@Democratica’, con la Di Monte candidata e prima dei non eletti con oltre 500 voti di preferenza. Nella presentazione ‘Rinascita Santarpinese’ scrive di essere ‘un movimento aperto a tutti, laico e a-partitico che ha quale esclusiva finalità quella di portare all’attenzione dell’opinione pubblica idee e progetti in grado di migliorare la qualità della vita della nostra comunità. Un obiettivo ambizioso, ne siamo consci, ma che ci vede fortemente determinati nel perseguirlo e per il quale vogliamo al nostro fianco tutte quelle persone di Sant’Arpino, giovani e meno giovani, che sentono di potere e voler dare il proprio contributo concreto alla nostra comunità’”.

“E’ augurabile – continua Capasso – che la nuova Associazione ci aiuti a comprendere cosa sta succedendo, perché tante frammentazioni, quali le ragioni della crisi di partecipazione. Le stesse riflessioni le dovrebbero fare o Partiti, dove assistiamo, per esempio, che due consiglieri comunali, uno di maggioranza e un’altra di minoranza, militano nello stesso Partito, il Pd, e addirittura hanno partecipato al Congresso per l’elezione del Segretario e del nuovo direttivo provinciale nella stessa lista. E per non dire dell’Udc, che, dopo la minaccia da parte di Di Santo di uscirsene in massa dal Partito se non fosse stato dato l’assessorato alla Provincia, non si capisce se esiste ancora oppure no, a parte il circolo che fa bella mostra di sé nella piazza principale”.

“Se, poi, – aggiunge Capasso – passiamo a fare una riflessione sui problemi concreti, l’ambiguità aumenta e la confusione si fa grande. Prendiamo, come esempio, il Puc, Piano Urbanistico Comunale: nessuno ci dice più nulla, non si capisce qual è il disegno che si vuole portare avanti. Non sappiamo quali i veri interessi che si intendono privilegiare. Cosa si vuole fare degli standard, esibiti come promesse elettorali? E il Piano Casa a che punto sta? E, ancora, sulla Multiservizi qual è la verità? Troppe le voci, e non tutte disinteressate, che girano. Vogliamo fare chiarezza e sciogliere le ambiguità? Forse è venuto il tempo di rilanciare il confronto vero e sui problemi reali nei e tra i Partiti. Un bel convegno, magari organizzato, proprio da ‘Rinascita Santarpinese’, potrebbe essere utile per avviare una rinascita politica e culturale senza ambiguità”.

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