Cesa, opposizione critica ordinanza sindaco: “Chiusura dei bar ingiusta e iniqua”

di Redazione

Cesa (Caserta) – Opposizione critica sulla “mini zona rossa” istituita dal sindaco Enzo Guida a fronte dell’andamento preoccupante dei contagi di Covid-19 in città (leggi qui), in particolare per quanto riguarda la chiusura dei bar. – continua sotto – 

Secondo il gruppo “Uniti per Cesa” «l’ordinanza, nel complesso, potrebbe anche essere condivisa relativamente ai punti in cui prevede la chiusura dei circoli e dei luoghi aperti in cui abitualmente si formano assembramenti, ma quella dei bar non ci trova d’accordo nella maniera più assoluta. Il provvedimento di chiusura dei bar dalle ore 14 del sabato sino alle ore 5 del lunedì, per quanto ci riguarda, non solo è eccessivamente restrittivo, ma appare addirittura “punitivo”, visto che si applica a chi già da mesi sta lavorando poco e male con l’asporto e con le consegne a domicilio, per effetto della “zona arancione” e prima ancora di quella “rossa” in vigore in Campania. Non troviamo giusto che siano ancora una volta i titolari dei bar a pagare. I bar sono esercizi privati che stanno facendo enormi sacrifici e stanno rispettando le regole. Perché devono rimetterci ancora per colpa di chi si ferma fuori?». – continua sotto – 

«Un provvedimento del genere – conclude l’opposizione – andava preventivamente concordato con i gestori, prevedendo sgravi e ristori comunali nel caso in cui fosse passata la linea della chiusura. I bar non sono solo quattro mura, ma persone e famiglie che di questo lavoro vivono. Sottrargli un altro giorno e mezzo di lavoro a settimana, significa metterli definitivamente in ginocchio».

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