CASERTA. Sarà presentato il nuovo stemma araldico della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro.
La cerimonia è prevista per il prossimo 20 maggio, alle ore 11, nellaula magna dellistituto nella cappella di Santa Maria dei Sette Angeli che è il cuore del quartiere degli schiavi realizzato dal Vanvitelli nel 1773, poi diventato cenobio dei padri passionisti.
Presenzieranno il prefetto di Caserta Ezio Monaco, il consigliere Ilva Sapora direttore dellUfficio onorificenze ed araldica della Presidenza del consiglio dei ministri, laraldista dellUfficio Francesco Galletta. Dallanno della sua fondazione – 1952 – la Società di Storia Patria ha ottenuto la concessione dello stemma araldico con un recente decreto del presidente della Repubblica, primo ed unico concesso in Italia dallinizio del nuovo anno. Fra gli enti giuridici, cioè quelli che non rientrano nelle tradizionali classificazioni di militari o locali, che negli ultimi anni hanno ottenuto la prestigiosa concessione, si annoverano: la fondazione Cassa di Risparmio di Roma, lUniversità Agraria di Sipicciano di Graffignano (Viterbo), la Fondazione Kefa di Roma Cardinale Giuseppe Siri, il Centro Etnografico di Storia di Palermo, la Fondazione della Comunità Clodiense di Chioggia, lAssociazione Cristiana Ortodossa in Italia di Pistoia.
La cerimonia ha commentato il presidente della Società di Storia Patria di Caserta Alberto Zaza dAulisio assume un certo valore morale nella rilettura del rivissuto dellEnte e nella dovuta riconoscenza del mio predecessore prof. Aniello Gentile ed al socio più anziano Nino Trapani spentosi 93 enne domenica scorsa, autore del motto araldico in latino esaltante la forza dello spirito e della cultura che su un bifide svolazzante, orna lo scudo sannitico, timbrato da una corona antica rappresentate lo stemma.
Il simbolo araldico sviluppando il tema del follaro capuano di Riccardo II, assunto come emblema della Società di Storia Patria nel 1952 è stato integrato con il riferimento del giglio borbonico e sintetizza la storia casertana dallepoca longobarda fino al lungo arco di 126 anni che vanno da Carlo a Francesco II.