Napoli, “Miseria e Nobiltà” restaurato in anteprima al San Carlo

di Gaetano Bencivenga

Lunedì 9 ottobre, alle ore 20, il Teatro San Carlo aprirà le sue porte a “Miseria e Nobiltà”, il capolavoro comico del 1954 diretto da Mario Mattoli tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta. Si tratta di un’anteprima assoluta e di un’occasione ghiotta per ammirare un film straordinariamente ridonato al pubblico dopo un lungo e complesso lavoro di restauro curato dalla Cineteca Nazionale e dal Laboratorio Augustus Color.

Come afferma, infatti, il presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Felice Laudadio, “le condizioni in cui versava il negativo originale gentilmente messo a nostra disposizione…erano francamente drammatiche”. Ma, ora, prevale l’orgoglio di aver completato la versione in 4K proprio nell’anno delle celebrazioni del cinquantenario della scomparsa di Totò, uno dei protagonisti dell’immortale lungometraggio. La più grande maschera della nostra commedia, con pregevoli incursioni anche nel drammatico, verrà, quindi, ricordata e ammirata, nuovamente, nella sede di maggior prestigio culturale del capoluogo partenopeo, scenario, tra l’altro, di una delle memorabili sequenze dello stesso “Miseria e Nobiltà”.

Uno sforzo e un impegno congiunto per riportare Totò al San Carlo che, come Laudadio aggiunge, è stato possibile grazie “alla collaborazione, anche economica, della Regione Campania e del suo presidente Vincenzo De Luca; della Film Commission Regione Campania e del suo presidente Valerio Caprara; della Sovrintendente del San Carlo Rosanna Purchia”.

Una serata, quindi, da non perdere perché, nonostante trascorra il tempo, Totò rimane un punto fermo della tradizione nazionale, e non solo napoletana, per la sua inimitabile poliedricità (attore, drammaturgo, poeta), per la sua unica espressività, per la sua immediata riconoscibilità.

I numeri legati al nome del principe Antonio De Curtis, in arte Totò, rimangono, ancora oggi, da capogiro: 108 titoli interpretati di cui ben 35 contenenti la parola Totò, come fosse un marchio di fabbrica, oltre 100 libri a lui dedicati, e incassi mai registrati da qualsiasi altro contemporaneo. Per non parlare delle collaborazioni con i nomi più importanti della cultura italiana, da Zavattini a Pasolini, che, al di là dello snobismo dei critici del tempo, si erano accorti, anzitempo, della sua genialità, valorizzandola e traendone, addirittura, ispirazione.

Un ringraziamento va, quindi, ai promotori dell’iniziativa per il dovuto omaggio al regale, irripetibile, indimenticabile “principe della risata”, che continua, e continuerà, a rendere più briose le nostre giornate dal piccolo e grande schermo.

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