NAPOLI. E la paura il sentimento vissuto dalle mamme di Scampia che giovedì mattina non hanno accompagnato i loro bambini alla scuola materna Eugenio Montale dove mercoledì è stato ammazzato un uomo.
Lomicidio di Luigi Lucenti, avvenuto nel cortile delledificio, ha fatto piombare nel terrore chi immaginava che mai la camorra si sarebbe spinta ad uccidere allinterno di un luogo fino ad ora considerato sacro.
Nella sede della locale circoscrizione, presidi, direttori di Istituto e madri hanno tenuto una riunione con il presidente Angelo Pisani. La richiesta al ministro degli Interni, al Comune di Napoli ed alla Regione è quella di un presidio costante di polizia, e vigili urbani, davanti a scuole, chiese e stazioni Metrò del quartiere e linstallazione di telecamere per la videosorveglianza.
Ma la mattanza di camorra non si arresta nonostante lazione continua delel forze dellordine sul territorio. Polizia e Carabinieri hanno eseguito controlli e perquisizioni sulle tracce dei sicari. Dalle prime ore del mattino, gli egtni hanno setacciato una vasta porzione di territorio dei quartieri di Scampia e Secondigliano, ed i vicini Comuni di Casoria e Melito. La polizia ha operato anche nella Vannella Grassi, roccaforte del gruppo camorrista rivale degli scissionisti.
Lattività delle piazze di spaccio di Scampia sottolineano fonti investigative è interrotta da giorni grazie alla massiccia presenza di forze dell ordine sul territorio. I sicari dei clan, frammentati ormai in fazioni e sottogruppi continuano però a colpire. Lagguato mortale contro Lucenti, ritenuto un uomo del gruppo Abbinante, una delle componenti degli scissionisti, sarebbe stata una risposta secondo una delle principali piste investigative allomicidio del 21 enne Mirko Romano, boss emergente della Vannella Grassi.
UN ALTRO AGGUATO A CALVIZZANO. Intanto, un altro agguato mortale si consuma nella zonaa nord di Napoli, teatro della nuova faida tra “scissionisti” e “girati”. Intorno all’una della scorsa notte, a Calvizzano, in via della Resistenza, un uomo, Luigi Felaco,40 anni, ritenuto vicino al clan Polverino, è stato massacrato a colpi d’arma da fuoco. Il cadavere è stato rinvenuto all’altezza dell'”Antica pizzeria da Salvatore”. Lidentificazione della vittima è stata resa difficile, in un primo momento, non solo dalla mancanza di documenti, ma anche dal fatto che i sicari hanno indirizzato la maggior parte dei proiettili al volto delluomo, sfigurandolo. Sul postoi carabinieri della compagnia diGiugliano. Felaco era stato arrestato dai carabinieri il 21 aprile scorso a bordo di un veliero di 18 metri al largo di Capo Miseno.
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