Moscati, condizionatore bloccato in sala rianimazione: riattivato dopo giorni

di Redazione

 AVERSA. Che l’ospedale “Moscati”di Aversa non goda di ottima salute di certo è un considerazione condivisibile.

E non ci si riferisce solo alla cronica mancanza di personale, soprattutto al pronto soccorso, ma anche ad alcune carenze strutturali che troppo spesso penalizzano l’importante struttura. Ultima la situazione verificatasi per qualche giorno nel padiglione che ospita la sala rianimazione. Con un caldo africano i malati ospitati nella delicata area erano senza area condizionata. Il motivo? Sembrerebbe legato ad un costoso compressore, secondo gli impiantisti; un interruttore mal funzionante secondo la dirigenza.

“Il problema sembra che si sia risolto – ha dichiarato Gigino Arena, storico politico aversano che in queste ultime settimane si reca da un parente ricoverato nella struttura – grazie anche alla disponibilità del dirigente tecnico Pasquariello. Ma spero che disservizi cosi importanti non capitino, soprattutto per il bene dei pazienti, che di certo gradirebbero essere altrove. Le strutture pubbliche sono elementi importantissimi del nostro sistema socio sanitario. I più facoltosi potrebbero portare i propri cari altrove, in altre strutture. Ma pensiamo anche a chi ha come unica scelta di salvezza un ospedale pubblico. Interessarsi dei problemi è un conto, occuparsene ne è altro”.

Un problema che lacera ed attraversa tutta la Campania, dove sono davvero poche, dopo i notevoli tagli applicati alla sanità dalla regione Campania, le strutture sanitarie che funzionano. Eppure al presidio “Moscati” l’esiguo personale e la dirigenza cercano di provvedere alle necessità dei pazienti nel miglior modo possibile, ma la strada da percorrere è davvero tutta in salita.

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