Per i carabinieri di Ischia il quadro emerso dalle indagini non lasciava margini di dubbio: nella baia dei Maronti, su un’area di circa 2.500 metri quadrati, per decenni il territorio sarebbe stato alterato con interventi abusivi fino a determinarne una «irreversibile trasformazione orografica». Da qui il sequestro preventivo dell’intero complesso turistico Le Fumarole.
Il provvedimento – I militari della compagnia dell’Isola Verde, guidati dal capitano Giuseppe Giangrande, hanno notificato alla rappresentante dell’impresa “Le Fumarole da Nicola e Lucia Di Meglio & C. s.a.s.” il decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura, dopo gli accertamenti condotti lo scorso giugno dalla stazione di Barano d’Ischia, che aveva già portato a un primo sequestro parziale. Secondo gli investigatori, a partire dal 1968 si sarebbero susseguiti interventi estesi e privi di titoli abilitativi: scavi nella roccia, installazione di pedane, terrazzamenti, muretti, un terrazzo di 52 metri quadrati e muri di contenimento. Tutte opere ritenute incompatibili con i vincoli paesaggistici e sismici dell’isola, circostanza che avrebbe reso infondate anche le istanze di condono presentate nel tempo.
Le contestazioni – La Procura contesta una lottizzazione abusiva materiale che, secondo la ricostruzione, avrebbe modificato in modo permanente la morfologia dell’area. La nota diffusa dai carabinieri parla infatti di «irreversibile trasformazione orografica», riferimento con cui gli investigatori sottolineano l’impatto delle opere sul costone roccioso della spiaggia dei Maronti, a cavallo tra i Comuni di Barano e Serrara Fontana. Come disposto dall’autorità giudiziaria, al termine degli atti di rito ai proprietari è stato intimato di sgomberare la struttura da persone e cose nel termine massimo di 20 giorni. Si attende ora l’esito dei successivi provvedimenti che definiranno il futuro del complesso.
Un locale simbolo dell’estate ischitana – Le Fumarole, ristorante e beach club noto per la sua posizione panoramica e la vicinanza con Sant’Angelo, negli anni è divenuto meta abituale di personalità del mondo dello spettacolo e dello sport. Tra gli ospiti frequenti, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, Sabrina Ferilli, Luca di Montezemolo, Lapo Elkann e numerosi calciatori. Un luogo diventato riferimento della stagione estiva ischitana, oggi al centro di una vicenda giudiziaria che investe l’intera area.
Seconda operazione in pochi giorni – Il sequestro arriva a pochi giorni dal provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza a carico del resort Costa del Capitano, anch’esso poco distante da Sant’Angelo e coinvolto in un’indagine su presunti abusi edilizi, compresa la realizzazione di camere scavate nella falesia (leggi qui).

