Valigie, pacchi postali e colli dei corrieri espressi: è lì che passava un flusso silenzioso di medicinali illegali diretti in Italia. A intercettarlo sono stati i Finanzieri del Gruppo Malpensa insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, al termine di un’attività di controllo rafforzata condotta nei mesi scorsi nello scalo varesino.
I controlli alla frontiera doganale – L’operazione è maturata attraverso un’analisi approfondita dei flussi di passeggeri e delle spedizioni merci, supportata dall’impiego di strumenti avanzati di screening e dall’esperienza operativa maturata sul campo. L’attività ha consentito di individuare numerosi tentativi di importazione di farmaci privi delle necessarie autorizzazioni per l’immissione in commercio sul territorio nazionale.
Il sequestro e i deferimenti – Complessivamente sono stati sottoposti a sequestro 18.597 prodotti farmaceutici provenienti dall’estero, risultati privi dei requisiti di legge e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. L’operazione ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria di 11 soggetti.
Prodotti nascosti e non conformi – I medicinali erano occultati all’interno dei bagagli personali dei passeggeri, nelle spedizioni postali e in colli in transito tramite servizi di corriere espresso. Tutti risultavano non conformi alle normative sanitarie vigenti e, di conseguenza, non commercializzabili in Italia.
I rischi per la salute – Le sostanze sequestrate erano destinate al trattamento di patologie cardio-cerebrovascolari, alla sclerosi multipla e alle lesioni del midollo spinale, ma anche utilizzate in associazione alla dieta per la perdita di peso o nell’ambito della medicina estetica. Un quadro che conferma l’attenzione alta delle Fiamme gialle e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sul fronte della tutela della salute pubblica e del contrasto ai traffici illeciti. IN ALTO IL VIDEO

