La decisione della Corte d’Appello dell’Aquila chiude, almeno per ora, uno spiraglio che i genitori speravano di riaprire prima delle festività. I giudici hanno rigettato il reclamo presentato dai legali contro l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila che aveva disposto la sospensione della responsabilità genitoriale nei confronti di Nathan e Catherine, confermando il collocamento dei loro tre figli minori in una casa famiglia a Vasto.
La decisione della Corte – Con il pronunciamento dell’Appello resta invariata la misura adottata lo scorso 20 novembre, quando i bambini furono trasferiti da Palmoli alla struttura protetta del Vastese. Nella stessa casa famiglia è presente anche la madre, che può stare con i figli in alcuni momenti della giornata, secondo le modalità stabilite.
Nessun ricongiungimento per Natale – La conseguenza immediata del rigetto del reclamo è che la cosiddetta “famiglia nel bosco” non si riunirà per le festività natalizie. I tre minori continueranno a restare nella struttura, mentre la posizione dei genitori rimane quella già delineata dall’ordinanza del Tribunale per i Minorenni.
Le criticità ancora aperte – Nonostante un ammorbidimento delle posizioni da parte dei due genitori, emerso anche negli ultimi incontri con i legali, permangono elementi ritenuti ostativi a un rientro dei bambini. Tra questi, la questione della scolarizzazione, costantemente monitorata nella casa famiglia. Secondo la tutrice Maria Luisa Palladino, infatti, i minori «non sanno leggere, stanno imparando ora l’alfabeto» e la più grande, di otto anni, «sa scrivere il suo nome sotto dettatura». Valutazioni che contrastano con quanto attestato in precedenza da una scuola di Brescia, che aveva certificato il livello di istruzione dei bambini.
Una situazione congelata – Alla luce della decisione dell’Appello, il quadro resta dunque invariato: sospensione della responsabilità genitoriale confermata e permanenza dei minori nella casa protetta di Vasto, in attesa di eventuali sviluppi futuri.

