Gricignano, 100 piccoli calciatori commemorano Patrizio Spasiano e i morti sul lavoro

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Il campo della villa comunale “Mazzoni” si è trasformato in uno spazio di memoria viva, dove il calcio dei più piccoli ha incontrato una riflessione profonda sul valore della vita e della sicurezza sul lavoro. Domenica 21 dicembre, a Gricignano di Aversa, è stato celebrato il primo memoriale dedicato a Patrizio Spasiano, operaio napoletano di Secondigliano morto sul lavoro, a soli 19 anni, il 10 gennaio 2025.

A pochi giorni dal primo anniversario della sua scomparsa, l’Associazione Giuseppe Dell’Omo contro i morti sul lavoro, insieme all’Asd IF Gricignano Academy, con la partecipazione della Olympia Aversa e con il patrocinio e il sostegno dell’Amministrazione comunale di Gricignano, ha scelto di ricordare Patrizio con una mattinata di sport. Cento piccoli calciatori si sono sfidati amichevolmente in diverse gare, legando il ricordo del giovane operaio a un messaggio chiaro e concreto: la sicurezza sul lavoro non può restare un principio astratto.

Le presenze istituzionali e civili – Alla manifestazione hanno preso parte i genitori di Patrizio, Armando Spasiano e Simona Esposito, la cui testimonianza ha rappresentato uno dei momenti più intensi della mattinata. Presenti il sindaco di Gricignano, Vittorio Lettieri, il vicesindaco Andrea Barbato e il delegato allo Sport, Giacomo Di Ronza. Alla sua prima uscita pubblica dopo il recente incarico ha partecipato il comandante della Polizia provinciale di Caserta, maggiore Biagio Chiariello. Da altri comui sono giunti Raffaele Bencivenga, amministratore di Cesa, Olga Diana, assessore del Comune di Aversa, Giuliano Granato, leader di Potere al Popolo, e Dario Carotenuto, deputato del Movimento 5 Stelle. A fare gli onori di casa il presidente dell’Asd IF Gricignano Pietro Del Prete e il vicepresidente Nicola Di Foggia. Gli interventi sono stati condotti dal giornalista Davide Ponticiello.

Le parole di Santo Dell’Omo – A ringraziare tutti i presenti è stato Santo Dell’Omo, presidente dell’associazione da lui fondata in memoria del padre Giuseppe, anch’egli morto sul lavoro il 10 maggio del 2019, che ha sottolineato il significato profondo dell’iniziativa: «Non è stata soltanto una manifestazione commemorativa, ma un autentico atto collettivo di coscienza, memoria e responsabilità pubblica. La straordinaria riuscita di questo Memoriale testimonia che la comunità sa riconoscersi nel valore della vita umana, nel rispetto della dignità del lavoro e nella necessità di trasformare il dolore in impegno. Bambini, famiglie, cittadini, istituzioni e rappresentanti dello Stato hanno condiviso uno spazio comune di riflessione e di memoria, dimostrando che la presenza delle istituzioni non è formale, ma sostanziale quando si tratta di tutelare diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana».

I genitori di Patrizio – Un pensiero particolare Dell’Omo lo ha rivolto a Simona Esposito, madre di Patrizio, «grande donna e grande madre, esempio di dignità e forza che trascende il dolore», e ad Armando Spasiano, padre del giovane operaio, «uomo di straordinaria statura morale, il cui silenzio pesa più di mille parole e diventa testimonianza viva di amore e rispetto».

“La vita viene prima del profitto” – Nel suo intervento, Santo Dell’Omo ha ribadito con fermezza un concetto che attraversa l’intera battaglia dell’associazione: «Le morti sul lavoro non sono fatalità, ma violazioni. Sono innaturali, perché la vita viene prima di ogni profitto. Sono immorali, perché tradiscono il patto sociale. Sono inaccettabili, perché lo Stato di diritto non può tollerare che si muoia lavorando». Un messaggio affidato ai bambini, allo sport e alla comunità, perché la memoria diventi responsabilità. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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