Caserta, il parcheggio interrato vicino Reggia resta chiuso: respinto nuovo ricorso della Cogein

di Ettore Torrese

Caserta – Il braccio di ferro sul parcheggio interrato di piazza Carlo III segna un nuovo passaggio: il Consiglio di Stato, sezione settima, ha respinto la richiesta presentata da Co.Ge.In. per sospendere gli effetti della sentenza numero 7066 del 18 agosto 2025, che aveva già confermato la legittimità dell’ordinanza comunale di sgombero e rilascio.

Il rigetto dell’istanza – Nell’ordinanza discussa in camera di consiglio l’11 dicembre scorso, il Collegio ha chiarito che, per intervenire ai sensi dell’articolo 111 del codice del processo amministrativo, serve un requisito stringente: “eccezionale gravità ed urgenza”. Elemento che, nel caso, non è stato ritenuto sussistente.

Il punto decisivo: danno solo patrimoniale – La motivazione centrale è netta: quanto prospettato dal consorzio rientra in una dimensione di tipo patrimoniale e, quindi, “ristorabile per equivalente”. Non quel pregiudizio straordinario che può giustificare la sospensione di una sentenza già esecutiva.

La linea del Comune – Nella memoria difensiva depositata per l’ente dall’avvocato Pasquale Marotta, il Comune ha sostenuto che l’istanza ex articolo 111 fosse priva dei presupposti, anche perché la fase cautelare sarebbe ormai superata: dai sopralluoghi del 2 e del 9 settembre 2025 e da una relazione aggiornata del dirigente comunale, ingegnere Vitelli, risulterebbe che il parcheggio è “chiuso e inattivo”, circostanza che renderebbe di fatto già eseguita la sentenza.

Occupazione “sine titulo” e convenzione – Nello stesso atto, la difesa del Comune richiama un ulteriore snodo: Co.Ge.In, si legge, occuperebbe “sine titulo” il parcheggio dal 2012, anno in cui una determina dirigenziale del 31 luglio 2012 avrebbe disposto l’annullamento della concessione e la decadenza della convenzione stipulata con l’Ati (Associazione temporanea di imprese) il 10 ottobre 1991.

Spese a carico della società – Il Consiglio di Stato ha inoltre posto a carico della parte istante le spese della fase, liquidandole in 2mila euro, oltre oneri di legge, in favore del Comune di Caserta.

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Redazione
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