Caserta – La luce del Natale si è accesa al Campo Laudato Si’, che ieri ha ospitato la cerimonia di accensione dell’albero e del presepe donati dall’associazione ViviAmo Caserta. Un appuntamento che ha richiamato famiglie, volontari e cittadini, tutti impegnati negli addobbi, nelle decorazioni e negli allestimenti, trasformando l’area in uno spazio di condivisione e partecipazione.
Il significato del gesto – «È una gioia immensa vedere tante famiglie e tanti ragazzi venire al Campo per addobbare l’albero che abbiamo donato – ha commentato Francesco Russo, presidente dell’associazione ViviAmo Caserta – per chi, come noi, vive quotidianamente questo luogo, aver voluto questo momento di comunità e di socialità significa davvero tanto. Caserta, ancora una volta, ha dimostrato di essere affezionata a questo Campo, al progetto di parco verde libero e aperto che tutti noi vogliamo per la nostra città. Quest’albero per noi rappresenta un sogno, un sogno che non troppo lontano ci possa essere un grande Albero di Natale addobbato da tutti i cittadini nel nostro grande polmone verde».
La benedizione e il messaggio di speranza – A sottolineare il valore simbolico dell’iniziativa è stato anche don Antonello Giannotti, presidente dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero: «Accendere questo Albero di Natale in un luogo che porta con sé memoria, attesa e soprattutto possibilità non è soltanto un gesto di festa, ma anche un segno di speranza. Una speranza concreta, quella che nasce quando una comunità sceglie di guardare avanti, di credere nella rigenerazione e di immaginare un futuro diverso per i propri spazi e per le proprie persone. Ogni luce sull’Albero rappresenta un desiderio, un impegno, un sogno condiviso. Rappresenta la volontà di trasformare ciò che è stato in ciò che può diventare. E anche se il cammino non sarà immediato, è importante ricordare che ogni cambiamento comincia da un atto simbolico, da un piccolo sì, da un gesto che unisce. Che questa accensione – ha concluso – sia dunque un invito a custodire la bellezza, a credere che la rigenerazione non sia solo un progetto, ma una opportunità collettiva. Che questa luce ci accompagni e ci ispiri nei giorni che verranno».

