Aversa (Caserta) – Nel cammino dell’Avvento, mentre il Natale si avvicina “a larghi passi”, emerge il bisogno di uno sguardo capace di indicare una direzione e una speranza più grande in cui abitare il tempo presente. È da questa consapevolezza che prende avvio la riflessione sulla Parola della terza domenica di Avvento, che sarà celebrata domenica 14 dicembre, proposta dal vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo.
La fede, sottolinea il pastore, non è mai staticità ma movimento: è un cammino che spinge ad andare oltre, “verso orizzonti sempre nuovi, sempre più grandi”. Un percorso che invita ad alzare lo sguardo, guidati ancora una volta dalla voce dei profeti, chiamati ad “annunciare e a camminare verso il mondo nuovo, verso l’incontro con la verità e con ciò che è fonte di vita”.
Nella prima lettura è il profeta Isaia a offrire i segni di questa speranza, parlando del fiorire del deserto. Un’immagine che richiama la capacità di guardare oltre l’aridità del presente e di credere in una trasformazione possibile. “Il profeta – ricorda monsignor Spinillo – è colui che chiama alla speranza, ma allo stesso tempo chiede la pazienza dell’agricoltore, che in ogni gesto mette impegno e fiducia, attendendo il raccolto come frutto di una vita nuova”.
È questo, conclude la riflessione del vescovo, l’augurio condiviso nel tempo che precede il Natale: l’attesa del “compimento di quella profezia che annuncia la comunione tra Dio e l’umanità, tra il tempo e l’eternità”. Un invito a vivere l’Avvento come tempo di fiducia, perseveranza e speranza concreta. IN ALTO IL VIDEO

