Aversa, dal manicomio al cinema: “Bobò” al Vittoria il 16 dicembre

di Redazione

Aversa (Caserta) – C’è un silenzio che non si dissolve: resta addosso, come una presenza. È quello di Bobò, figura centrale e irripetibile del teatro contemporaneo, al centro del film documentario Bobò, in programma al Cinema Vittoria di Aversa martedì 16 dicembre, alle ore 21. Prima della proiezione è previsto il saluto del regista in sala. Subito dopo la visione, il regista discuterà dell’opera con Diego Del Pozzo, giornalista e professore di Teoria, storia e metodo dei mass media all’Accademia di Belle Arti di Napoli, e con Ciro Tarantino, professore di Sociologia del Diritto all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Interverrà anche Gaetano De Mattia, direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl di Caserta.

Il ritratto di Bobò – «Bobò era un poeta del silenzio, un’anima pura che ci ha insegnato l’umanità. Questo film l’ho fatto per lui, per farlo conoscere al mondo e dargli quello che si merita. È un gesto d’amore per custodirne la luce». Così Delbono racconta la spinta che ha portato a un’opera definita “atipica”, “potente e personale”, capace di restituire dignità a un’esistenza emarginata e di toccare temi universali come diversità, inclusione e forza trasformatrice dell’arte.

Dalla clausura al palcoscenico – Il film ripercorre la vita di Vincenzo Cannavacciuolo, sordomuto, analfabeta e microcefalo, che ha vissuto per 46 anni nel manicomio di Aversa. La svolta arriva nel 1995, quando Delbono lo incontra durante una visita nella struttura per un laboratorio teatrale: «Eravamo due vite distrutte che si sono scoperte», racconta il regista. «Avevamo tutti e due bisogno di uscire dal buio. Eravamo due persone ferite, che volevano vivere». Da quel legame umano e artistico, Bobò – fino ad allora invisibile al mondo – diventa figura centrale nel teatro e nel cinema di Delbono per oltre vent’anni, con una presenza capace di comunicare con forza e poesia anche senza parole, ridefinendo il linguaggio del regista e il suo modo di raccontare e guardare.

Archivio, nuove riprese e produzioneBobò (regia, soggetto e sceneggiatura di Delbono) è costruito con materiali d’archivio raccolti lungo oltre vent’anni: riprese originali, estratti di spettacoli, interpretazioni teatrali e momenti di vita quotidiana. La digitalizzazione di oltre 300 ore di repertorio si intreccia con nuove riprese realizzate tra Napoli e Aversa, nei luoghi dove tutto è cominciato, con voce narrante dello stesso regista. Bobò si è spento il 1° febbraio 2019 ad Aversa, all’età di 83 anni; il film ne riporta lo sguardo e l’eredità artistica, arrivando nelle sale in un momento simbolicamente significativo, subito dopo la Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre. Le musiche originali sono di Enzo Avitabile, la fotografia di Cesare Accetta, il montaggio di Marco Spoletini; produzione Fabrique Entertainment, Luce Cinecittà, Inlusion Creative Hub, Vargo, con Rai Cinema.

Accoglienza nei festival – Dopo la straordinaria accoglienza in anteprima mondiale al Festival di Locarno di quest’anno, il film è stato presentato in concorso al 43° Torino Film Festival, dove ha vinto tre premi, conquistando critica, pubblico e professionisti internazionali per profondità, umanità e radicalità dello sguardo.

Il profilo del regista – Delbono nasce a Varazze nel 1959 e negli anni ‘80 fonda la Compagnia Pippo Delbono: l’incontro con persone in situazioni di emarginazione e diversità segna una svolta nella sua ricerca, da cui nasce “Barboni”, Premio Speciale Ubu nel 1997 “per una ricerca condotta tra arte e vita”. Da oltre vent’anni i suoi lavori, in un flusso continuo tra teatro, poesia, musica, cinema e danza, sono presentati in teatri e festival internazionali, tra cui Festival d’Avignon, Biennale di Venezia, Holland Festival, Hong Kong Arts Festival, Festival de Otoño, Festival Grec di Barcellona, Theater Spektakel di Zurigo, Wiener Festwochen, Festival TransAmeriques di Montréal. Tra gli spettacoli: “Il tempo degli assassini”, “La rabbia”, “Guerra”, “Esodo”, “Gente di plastica”, “Urlo”, “Il silenzio”, “Racconti di giugno”, “Questo buio feroce”, “La menzogna”, “Dopo la battaglia”, “Orchidee”, “Vangelo”, “La gioia”, “Amore”. Nel 2024 debutta con “Il risveglio”, attualmente in tournée nel mondo.

Nel cinema realizza “Guerra” (Mostra del Cinema di Venezia e Miglior film documentario ai David di Donatello 2004), poi “Grido” (2006), “La paura” (Festival di Locarno 2009), “Amore carne” (68° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2011), “Blue Sofa” (miglior film alla 32° edizione del Festival International du Court Métrage à Clermont-Ferrand), “Sangue” (66° Festival di Locarno), “La Visite-Versailles” (2016), “Vangelo” (2017). Come attore recita, tra gli altri, in film di Luca Guadagnino, Bernardo Bertolucci, Valeria Bruni-Tedeschi, Marco Risi, Peter Greenaway, Giuseppe Bonito, Toni D’Angelo, Amos Gitai. Nella lirica firma le regie di “Studio per Obra Maestra” (Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto 2007), “Don Giovanni” (Teatr Wielki di Poznan, Polonia 2014), “Cavalleria rusticana” e “Madama Butterfly” (Teatro San Carlo di Napoli 2012 e 2014), “La Passione secondo Giovanni” (Teatro Massimo di Palermo 2017), “I Pagliacci” (Opera di Roma 2018). Realizza concerti con grandi musicisti: “Amore e carne” con Alexander Balanescu, “Il sangue sull’Edipo di Sofocle” con Petra Magoni, “Bestemmia d’amore” con Enzo Avitabile, “La notte” con Piero Corso.

Tra i libri pubblicati: “Barboni – Il teatro di Pippo Delbono”, “Racconti di giugno”, “Corpi senza menzogna”, “Dopo la battaglia – Scritti poetico-politici”, “Sangue. Dialogo tra un artista buddista e un ex terrorista tornato in libertà”, “L’uomo che cadde sulla terra”, “Le don de soi”. Tra i riconoscimenti: Premio Speciale Ubu per “Barboni”, Premio della Critica per “Guerra”, Premi Olimpici per “Gente di plastica” e “Urlo” a Wroclaw (2009), Premio Europa per le nuove realtà teatrali; nel 2022 “Amore” vince il Premio Speciale della Giuria del Festival MESS di Sarajevo per scene e luci; nel 2021 riceve un Premio alla Carriera all’International Theatre Festival IKSV di Istanbul.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico