Non erano semplici peluche a basso costo, ma riproduzioni contraffatte di un prodotto diventato fenomeno globale. È questo l’esito di una nuova operazione condotta dalle Fiamme gialle del comando provinciale di Benevento, che ha portato al sequestro di oltre quattrocento peluche “Labubu” falsi e alla denuncia del titolare di un punto vendita ambulante.
L’intervento è scattato nel corso di un servizio d’istituto finalizzato al controllo del rispetto della normativa sulla contraffazione di marchi e segni distintivi. Nell’ambito di un’attività di controllo economico del territorio, i finanzieri della sezione mobile del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno individuato un banco ambulante attivo nei tradizionali mercatini di Natale, dove erano esposti per la vendita numerosi peluche Labubu privi dei segni distintivi dell’originale.
Il controllo e il sequestro – I prodotti venivano proposti a prezzi particolarmente bassi e accompagnati da documentazione commerciale ritenuta sospetta per quanto riguarda provenienza e liceità della merce. Gli accertamenti hanno portato al sequestro dei peluche contraffatti e alla denuncia del venditore all’autorità giudiziaria.
Il fenomeno “Labubu” e la contraffazione – I Labubu, ideati da un artista di Hong Kong e distribuiti a livello mondiale dalla Pop Mart, hanno conosciuto una rapida diffusione anche grazie alla forte esposizione sui social network. Una popolarità che, secondo quanto emerso dagli accertamenti, li ha resi un obiettivo privilegiato del mercato del falso. Molte delle imitazioni sequestrate apparivano esteticamente molto simili agli originali, ma realizzate con materiali di qualità inferiore e con loghi, colori, confezioni e codici riprodotti in modo da trarre in inganno i consumatori.

