Milano, donna accoltellata alla schiena: preso l’aggressore. Vittima “scelta a caso”

di Redazione

Una coltellata improvvisa e profondissima ha spezzato la routine di una mattina lavorativa in piazza Gae Aulenti: Anna Laura Valsecchi, 43 anni, è stata raggiunta alle spalle intorno alle ore 9 da un fendente dal basso verso l’alto che le ha perforato polmone e milza, lasciandola in condizioni gravissime prima dell’intervento chirurgico. L’aggressore è fuggito, ma dopo oltre undici ore è stato fermato dai carabinieri in un hotel della città.

La dinamica – Secondo le immagini delle telecamere di sicurezza diffuse dagli investigatori, l’aggressione è durata pochi istanti: l’uomo si avvicina alle spalle della donna, passa dalla mano sinistra a quella destra un sacchetto giallo fosforescente e colpisce con un coltello da cucina dalla lama lunga almeno 20-25 centimetri, rimasto conficcato nella schiena della vittima. La scena è avvenuta tra due edifici che affacciano sulla piazza, area sorvegliata ma frequentata da uffici e negozi.

Le ricerche e l’arresto – Subito scattate le ricerche, i carabinieri hanno individuato e arrestato poco prima delle ore 20 il 59enne Vincenzo Lanni, originario della Bergamasca, in una stanza d’albergo in via Vitruvio, nei pressi della Stazione Centrale. Nell’hotel è stato trovato con gli indumenti corrispondenti a quelli ripresi nei fotogrammi e non ha opposto resistenza. Determinante per l’identificazione è stata la segnalazione della sorella gemella che ha riconosciuto la sagoma nelle immagini diffuse su ordine della procura.

Il passato dell’aggressore – Gli accertamenti hanno fatto emergere precedenti gravi: Lanni, ex programmatore, era stato arrestato nell’agosto 2015 per aver accoltellato due pensionati in Val Seriana. All’epoca era stato dichiarato parzialmente incapace di intendere e di volere, condannato nel 2016 a otto anni di carcere più tre anni da scontare in una struttura psichiatrica, e in seguito ospitato in una comunità dalla quale si era allontanato giovedì scorso. I militari stanno approfondendo come si sia procurato il coltello e se nei giorni precedenti abbia tentato altri assalti.

Le condizioni della vittima – Trasportata in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale Niguarda, Anna Laura Valsecchi è stata operata dal Trauma-Team per oltre due ore per le lesioni al polmone e alla milza causate dalla lama. In serata il reparto di rianimazione confermava che la paziente non è più in pericolo imminente di vita, ma la prognosi resta riservata e decisivi saranno i prossimi due giorni. Il marito, raggiunto sul luogo dall’allarme lanciato da una passante che gli aveva restituito il telefono della moglie, ha raccontato i momenti concitati: «Le ho detto: ‘Amore, sono arrivato al lavoro’ — e in pochi minuti ero già lì. Lei era ancora seduta a terra, con il coltello infilzato nella schiena».

Le testimonianze – Un testimone ha detto: «Vedere questa donna con un coltello piantato nella schiena è stato scioccante», raccontando di persone che prestavano i primi soccorsi e di urla disperate di chi chiedeva aiuto. Il sindaco Giuseppe Sala ha commentato definendo «inaccettabili» episodi di violenza di questo genere, esprimendo vicinanza alla donna e alla famiglia.

Le indagini – Le indagini sono coordinate dal procuratore Marcello Viola e dalla pm Maria Cristina Ria: i magistrati stanno verificando le circostanze dell’allontanamento di Lanni dalla comunità di recupero e ricostruendo i suoi spostamenti nelle ore precedenti l’aggressione, anche esaminando le telecamere che lo hanno ripreso mentre percorreva più volte il ponte pedonale su via Melchiorre Gioia. Al momento non risultano collegamenti tra la vittima e l’aggressore: per gli investigatori si tratterebbe di un attacco a scelta casuale, confermato dallo stesso fermato, che ha dichiarato di aver voluto colpire «per mera scelta casuale», affidando il gesto a un rancore verso la comunità di recupero che lo aveva allontanato.

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