Contributi ai braccianti per oltre 2 milioni mai versati: blitz in aziende agricole del Materano

di Redazione

Le trattenute in busta paga dei braccianti finivano nelle casse delle aziende, senza raggiungere l’Erario. A scoprirlo sono stati i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Matera, che hanno segnalato alla Procura trenta titolari di imprese agricole accusati di avere omesso il versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali dei propri dipendenti.

L’indagine – L’operazione è nata da un’attività info-investigativa, supportata da controlli incrociati sulle banche dati in uso al Corpo e da mirati servizi di osservazione, pedinamento e verifiche direttamente nelle aziende. Gli accertamenti hanno fatto emergere una sistematica omissione dei versamenti dovuti, fenomeno strettamente legato al comparto agricolo e alle giornate lavorative dei braccianti utilizzati nei campi.

Il danno erariale – Il mancato pagamento dei contributi previdenziali supera complessivamente 2,16 milioni di euro. La contribuzione per i lavoratori agricoli si calcola sulle giornate effettivamente effettuate con un’aliquota intorno al 30%, di cui il 9% a carico del dipendente. L’omissione avrebbe garantito agli imprenditori un notevole vantaggio economico, a fronte – spiegano le Fiamme gialle – di un elevato tenore di vita riconducibile ai titolari delle aziende coinvolte.

L’appropriazione delle trattenute – Le verifiche hanno inoltre permesso di reprimere l’indebita appropriazione delle somme trattenute direttamente dalle retribuzioni dei lavoratori. Non versando all’Erario quanto dovuto, gli imprenditori si sarebbero appropriati anche della quota pagata dai dipendenti, per un totale scoperto di circa 200mila euro.

Le contestazioni – Il reato contestato è punito con la reclusione fino a tre anni o con una multa fino a 1.032 euro. La legge prevede l’estinzione del reato qualora il datore di lavoro provveda al versamento delle somme entro tre mesi dalla contestazione o dall’accertamento del mancato pagamento.

Le aziende coinvolte – Le imprese segnalate operano lungo la fascia jonica materana, tra Policoro, Tursi, Scanzano Jonico e Rotondella. IN ALTO IL VIDEO

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