Aversa (Caserta) – Presentato a Napoli, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, il progetto Maratona al Maradona – Le scuole conquistano il Maradona con la staffetta 42×1000, a cui aderisce da protagonista il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa. L’istituto normanno rilancia il proprio impegno sui valori civici e inclusivi, in linea con la visione educativa della dirigente scolastica, professoressa Adriana Mincione, che da anni incoraggia iniziative capaci di unire sport, scuola e cittadinanza attiva.
“Un pista per abbattere le barriere” – A rappresentare la comunità scolastica e il dipartimento di Scienze Motorie è stato un gruppo di alunni coordinati dalla professoressa Maria Galasso, che ha rimarcato il peso formativo dell’attività sportiva: “Lo sport è un linguaggio universale che abbatte le barriere e promuove l’inclusione. I nostri ragazzi corrono per la memoria e per la civiltà, imparando che ogni passo in pista è un passo verso la consapevolezza e il rispetto reciproco”.
“La corsa di Miguel” – Il cuore del progetto è la 42×1000, in programma il 14 novembre allo stadio Diego Armando Maradona. La corsa è un omaggio a La Corsa di Miguel, dedicata al maratoneta e poeta argentino Miguel Benancio Sanchez, scomparso durante la dittatura militare: gli studenti del Fermi correranno tenendo insieme memoria storica, diritti civili e fair play.
La conferenza – L’incontro, moderato dalla giornalista e responsabile del progetto Anna Maria Di Luca, ha visto interventi che hanno sottolineato il legame tra scuola e sport: l’assessore all’Istruzione e alla Famiglia del Comune di Napoli, Maura Striano; la coordinatrice regionale di Educazione fisica dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, professoressa Assunta Vitale; il giornalista e ideatore de La Corsa di Miguel, Valerio Piccioni; lo storico preparatore atletico di Maradona Fernando Signorini.
Una didattica che esce dalle aule – Con il lavoro del Dipartimento di Scienze Motorie e l’entusiasmo degli studenti, il Liceo Fermi conferma una proposta educativa che supera i confini della lezione frontale: lo sport come strumento per formare cittadini consapevoli, completi e socialmente attivi.
