Biodigestore Gricignano, ci risiamo: Edison impugna stop del Tar al Consiglio di Stato

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Il braccio di ferro sul biodigestore nell’area industriale di “Aversa Nord” riparte da Roma. A poco più di un mese dalla decisione del Tar Campania che ha bloccato il progetto, Edison Next Environment ha depositato il 7 novembre l’appello al Consiglio di Stato, chiedendo in via cautelare la sospensione della sentenza di primo grado finalizzata all’annullamento.

La sentenza del Tar – La Sezione Quinta del Tar Campania – Napoli aveva rigettato il ricorso di Edison, respingendo anche i motivi aggiunti e condannando la società alle spese legali. A resistere in giudizio, tra gli altri, il Consorzio Asi (Area di Sviluppo Industriale) della provincia di Caserta, la Regione Campania, la Provincia di Caserta e il Comune di Gricignano di Aversa. Il collegio aveva confermato la legittimità della posizione dell’Asi Caserta, ribadendo il diniego al Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) per l’impianto di produzione di biometano da Forsu: il progetto è stato ritenuto non coerente con la pianificazione regionale in materia di rifiuti e con gli obiettivi di risanamento ambientale, oltre che incompatibile con un’area giudicata già satura per la presenza di altri impianti nelle zone limitrofe.

Le mosse dei Comuni – L’avvocato Fabrizio Perla, difensore dei Comuni dell’area industriale di Aversa Nord – Gricignano, Carinaro e Teverola – ha scritto ai sindaci per rappresentare l’urgenza di deliberare sin d’ora la costituzione in giudizio dinanzi al Consiglio di Stato, proprio in vista dell’istanza cautelare proposta da Edison. La relativa Camera di consiglio per l’esame della cautelare, secondo le valutazioni difensive, potrebbe essere fissata anche nel mese di agosto.

Il fronte civico – La Edison non arretra, ma sul territorio resta compatto anche il fronte contrario: amministrazioni locali, Comitato #NoBiogiodestore, altre associazioni e numerosi cittadini continuano a opporsi alla realizzazione dell’impianto. “Ricorso dopo ricorso, questa è diventata una storia infinita che mortifica un territorio e una popolazione e toglie energie per affrontare le tante problematiche da affrontare quotidianamente”, commentano dal comitato, per il quale, ormai, “dopo cinque anni, è arrivato il momento di fare una seria e profonda riflessione sulla genesi di questa storia e chi e cosa ha portato il progetto del biodigestore in un territorio che non è nelle condizioni di accoglierlo”.

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