Un gesto studiato per accendere i riflettori sul decreto Sicurezza e sui suoi effetti sulla filiera della canapa legale. In Consiglio regionale del Piemonte la capogruppo M5s Sarah Disabato ha mostrato infiorescenze di cannabis light e, seduta ai banchi, ha “rollato” uno spinello senza accenderlo, autodenunciandosi e accusando il governo di colpire un settore che “non ha effetti droganti”. L’azione ha scatenato la reazione del presidente dell’Assemblea Davide Nicco, che ha parlato di “offesa alle istituzioni” e di “pessimo esempio per i giovani”.
I motivi della protesta – “Il governo continua a colpire chi lavora onestamente: con il decreto Sicurezza stanno mettendo in ginocchio il settore della canapa legale, fatto di agricoltori e imprese che rispettano le regole e danno lavoro a centinaia di persone”, ha spiegato la consigliera. “Se il centrodestra volesse davvero contrastare lo spaccio e la diffusione delle droghe, concentrerebbe il lavoro delle forze dell’ordine nelle periferie e nelle aree degradate, dove i cittadini continuano a denunciare l’assenza dello Stato”. “Intasare le procure con procedimenti contro chi coltiva piante legali è dispendioso, inutile e lede la dignità di chi fa impresa”, ha aggiunto. Nel mirino, il passaggio del decreto che vieta la produzione, l’importazione, il commercio e la vendita delle infiorescenze di canapa.
La “canna” in Aula – Durante le interrogazioni, Disabato ha mostrato un’infiorescenza legale e ha iniziato a preparare uno spinello, senza accenderlo. “Io oggi mi posso autodenunciare”, ha esordito. “Sono provvista della famosa infiorescenza a base di Cbd, e siccome sono certa di non drogarmi, in questo momento io decido di procedere tranquillamente”. Il presidente di turno ha interrotto la protesta e gli uffici hanno accertato che la sostanza non era stupefacente. La consigliera ha poi rilanciato: “In questi giorni abbiamo visto sequestri e distruzioni di coltivazioni senza alcuna verifica scientifica sul contenuto di Thc, una follia che rischia di cancellare anni di investimenti e sviluppo sostenibile”. E ancora: “Durante il Consiglio regionale del Piemonte ho chiesto alla giunta Cirio di prendere posizione e difendere le imprese piemontesi della filiera perché non si può parlare di legalità mentre si colpisce chi rispetta la legge. Abbiamo portato la cannabis light in Aula per dimostrare che si tratta di un prodotto legale, senza effetti droganti, che non può essere sequestrato o additato in nessun modo”.
La replica del presidente del Consiglio – “In Consiglio regionale è successa una cosa che, se non ci fosse da indignarsi, farebbe solo ridere. Una consigliera del M5s ha pensato bene di ‘rollarsi’ uno spinello in aula, durante i lavori del Consiglio, per ‘protesta’. Poi si è verificato che dentro non c’era nulla di drogante”, ha scritto Nicco. “Bene, ma il problema non è quello che c’era dentro allo spinello: il problema è quello che era contenuto nel messaggio di prepararsi uno spinello in Consiglio regionale”. E ancora: “Anche solo evocare uno spinello in un’assemblea istituzionale è un gesto che offende le istituzioni, è un pessimo esempio per i giovani e un insulto al ruolo che ciascuno di noi dovrebbe avere l’onore di rappresentare. E poi ci si stupisce se cresce l’astensionismo, se la gente perde fiducia nella politica… Ma se in Consiglio regionale si ‘rollano le canne’ per protesta, davvero qualcuno si meraviglia?”. Chiusura netta: “Spero che i cittadini piemontesi sappiano distinguere tra chi rispetta le istituzioni e lavora per farle valere, e chi invece le dileggia e le ridicolizza per un quarto d’ora di visibilità. Perché la serietà non è noiosa. È semplicemente rispetto”.
Controreplica di Disabato – “Il presidente del Consiglio Davide Nicco si indigna di fronte a una infiorescenza innocua? Se vuole fare il moralista allora eviti di patrocinare eventi per promuovere bevande alcoliche. Suvvia…”.