L’aria ha iniziato a bruciare in gola e agli occhi, poi l’allarme: al liceo statale Marconi di Pescara è scattato il protocollo per le maxi-emergenze dopo che una sostanza si è sprigionata nella struttura. L’istituto è stato evacuato in pochi minuti. Il primo bilancio parla di una cinquantina di persone con irritazioni e difficoltà respiratorie; sei i trasporti in ospedale. Tra i colpiti anche alcuni vigili del fuoco. Il Comune ha disposto la chiusura dell’edificio per “concreto pericolo per la salute”.
L’evacuazione e i primi soccorsi – Scattato l’allarme, studenti e personale sono stati fatti uscire dai locali. Cinquanta persone hanno riferito problemi alle vie aeree; sei sono state accompagnate in pronto soccorso. I tecnici dell’Agenzia regionale per la Protezione ambientale hanno campionato sacche d’aria per individuare la sostanza responsabile.
Il racconto dei testimoni – “Siamo arrivati a scuola e ci hanno detto di non entrare perché c’era una sostanza irrespirabile nell’aria. Inizialmente pensavamo a un incendio. Poi ho visto uscire i ragazzi. Alcuni avevano lacrime agli occhi per aver respirato l’aria”. “Ho visto delle mie amiche uscire piangendo. Abbiamo avuto paura”. “Non si è capito bene. C’è chi parlava di una sostanza lanciata da qualcuno e chi parlava di un problema del riscaldamento al pavimento. Alle 8.11 è scattato l’allarme e ci hanno fatto uscire”.
La preside – “Al momento, devo essere sincera, non sappiamo cosa sia accaduto. Avevamo appena iniziato tranquillamente la giornata e le lezioni quando abbiamo sentito un odore che ci ha disturbato. Abbiamo lanciato l’allarme e chiamato vigili del fuoco, 118, la Provincia e il Comune”, afferma la dirigente scolastica Giovanna Ferrante. “Ora ci accerteremo cosa è accaduto ma in questo momento non possiamo dirlo perché non lo sappiamo. Una volta concluse le operazioni di soccorso, abbiamo emanato un’ordinanza di chiusura per la giornata di oggi. Ora faremo le valutazioni e le verifiche per capire se domani si potrà tornare alle lezioni. Altrimenti con una nuova ordinanza rinvieremo le lezioni. Abbiamo mandato i ragazzi a casa e ora la situazione è sotto controllo. I vigili del fuoco ci hanno detto che non ci sono ora problemi”.
L’ordinanza del Comune – Il provvedimento, firmato dal vicesindaco Maria Rita Carota, dispone la “chiusura immediata e temporanea del Liceo Statale Guglielmo Marconi per l’intera giornata del 16 ottobre 2025 e comunque fino a cessate esigenze con interdizione totale dell’accesso ai locali scolastici per studenti, docenti e personale”. Nell’atto si parla di “concreto e immediato pericolo per l’incolumità fisica e la salute” e si richiama “un forte odore proveniente presumibilmente dall’impianto di climatizzazione”, in attesa delle verifiche tecniche sull’eventuale presenza di gas refrigerante o altre sostanze nocive.
Il bilancio sanitario – “Sono stati una cinquantina i ragazzi che hanno avuto problemi e irritazioni alle vie aeree e respiratorie con un aumento della frequenza respiratoria. Di questi, 5 sono stati ospedalizzati al pronto soccorso di Pescara e uno a quello dell’ospedale di Chieti. In tutto sei persone, 5 studenti e una persona del personale tecnico. Vi confermo che tutti stanno bene e sono dei codici verdi con terapia con ossigeno e non destano alcuna preoccupazione”, spiega Aurelio Soldano, direttore del 118 di Pescara. “Dal punto di vista della sostanza seguiranno indagini di Arta e vigili del fuoco. Sicuramente un quando respiratorio dovuto a inalazione di sostanze. Le persone sono state trattate con ossigeno e blando cortisonico. All’inizio si è parlato di ammoniaca, ma attendiamo i dati dell’Arpa. Posso confermare che la scuola ha un efficiente sistema di aspirazione e un flusso in uscita per cui la sostanza dispersa nell’aria è stata poi buttata fuori. La collaboratrice scolastica che ha dato l’allarme ha riferito di un odore pungente che subito dopo le ha scatenato tosse e irritazione delle vie aeree. In totale cinque ragazzi e una collaboratrice scolastica sono stati portati in ospedale, cinque a Pescara e una a Chieti”.
Le indagini sulle cause – Proseguono gli accertamenti per stabilire natura e origine dell’emissione. L’episodio ha interessato la palazzina “A”, in particolare le aule 18, 19 e 20. I tecnici dell’Agenzia regionale per la Protezione ambientale hanno prelevato campioni d’aria: i risultati sono attesi entro 24 ore. Al momento, secondo quanto riferito negli atti comunali, l’ipotesi di una diffusione tramite impianto di climatizzazione è in verifica, così come quella dell’ammoniaca, che appare al momento esclusa. “Le analisi finora effettuate non hanno evidenziato alcuna positività all’ammoniaca”, scrive la Asl, precisando che “sulla base delle valutazioni attuali, si tratterebbe dell’inalazione di una sostanza irritativa non ancora identificata”.