Esplosione in un casolare durante sgombero: 3 carabinieri morti, 10 feriti tra militari e agenti

di Redazione

Un boato nella notte, alle ore 3.15, e un casolare che crolla come carta: tre carabinieri sono morti e oltre una decina tra militari dell’Arma e agenti di polizia sono rimasti feriti durante uno sgombero in un’abitazione di due piani a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. Secondo le prime informazioni, la deflagrazione è avvenuta mentre le forze dell’ordine stavano per fare irruzione: la struttura è collassata, travolgendo chi era impegnato nell’operazione.

La dinamica – Nel casolare vivevano tre fratelli, Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori. Dopo essersi barricati, avrebbero saturato gli ambienti di gas, probabilmente con bombole presenti da tempo. Alcuni operatori erano saliti sul tetto per calarsi dall’alto, altri stavano aprendo l’ingresso quando, all’apertura della porta, l’esplosione ha investito carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco. L’abitazione ha preso fuoco e parte dei presenti è rimasta sotto le macerie.

Le vittime – A perdere la vita sono stati il luogotenente carica speciale Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo qualifica speciale Valerio Daprà. Per loro, nonostante l’intervento immediato dei vigili del fuoco e dei sanitari, non c’è stato nulla da fare.

I feriti e i soccorsi – Una decina tra militari, poliziotti e vigili del fuoco è rimasta ferita, alcuni in modo serio. Sul posto sono arrivate ambulanze e squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato tra fiamme e macerie per estrarre i colleghi e mettere in sicurezza l’area.

L’operazione di sgombero – Lo sgombero era stato programmato da giorni, dopo vari tentativi falliti e minacce di “farsi saltare in aria”. Considerato l’alto rischio, erano stati chiamati carabinieri dei reparti speciali e agenti dell’Uopi. La casa, riferiscono fonti vicine agli inquirenti, era satura di gas; l’innesco sarebbe avvenuto all’apertura della porta.

Gli sviluppi investigativi – Dei tre fratelli, uno è fuggito nei campi, la donna è stata bloccata e portata in ospedale con ustioni, l’altro uomo è ricoverato. «Penso che li arresteremo», ha dichiarato il procuratore capo di Verona Raffaele Tito. In zona sono arrivati anche il Questore Rosaria Amato, il comandante provinciale dei carabinieri Claudio Papagno e il comandante della Legione Veneto Giuseppe Di Liso.

I precedenti – Non sarebbe la prima volta: già nell’ottobre 2024 gli occupanti avevano saturato di gas il casolare, costringendo a rinviare lo sgombero dopo la bonifica degli ambienti. Alla base della vicenda, problemi finanziari e ipotecari che coinvolgerebbero i tre fratelli.

Comune aveva disposto sistemazione provvisoria – «I proprietari non volevano abbandonare la casa ma c’era un ordine del giudice», ha spiegato il vicesindaco Antonello Panuccio, precisando che il Comune era pronto a una sistemazione provvisoria e che non si trattava di soggetti fragili: «persone in età lavorativa, agricoltori coinvolti in fatti criminosi e sottoposti all’esecuzione forzata del recupero del credito sulla casa».

Il cordoglio istituzionale – «Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano, travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero», ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto, rendendo onore alla memoria delle tre vittime e stringendosi alle famiglie «con il più sincero e commosso cordoglio». «Esprimo inoltre la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco rimasti feriti nell’esplosione», ha aggiunto Crosetto. Il Sim Carabinieri, con il segretario Antonio Serpi, ha ricordato i tre militari come «colleghi stimati e amati dai colleghi, hanno onorato l’uniforme con umiltà, dedizione e altruismo, fino all’estremo sacrificio».

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